Lunedì prossimo si riunirà il Consiglio di Indirizzo della Fondazione Tercas, che con il Consiglio di Amministrazione, il Presidente ed il Collegio dei Revisori, completa l’assetto dell’Ente. Il CdI è composto da Giovanni Colletta, Attilio Danese, Martina Di Musciano, Tiziana Di Sante, Raffaele Falone, Gianfranco Mancini, Mauro Mattioli, Cristina Martella, Enrica Salvatore (Presidente) e Luca Scarpantoni. I contenuti della riunione faranno ovviamente da preludio alle valutazioni che seguiranno, di pertinenza del Consiglio di Amministrazione della Fondazione, composto dal Presidente Enrica Salvatori (Pres.), da Marino Iommarini (Vice Pres.), Giacomo Agostinelli, Alessandro D’Ilario e Marco Di Pietro (Consiglieri). Del governo-Salvatore che volge al termine e che aveva individuato investimenti nell’Arte e nelle Attività e Beni Culturali e di Volontariato, nella Filantropia e nella Beneficenza, inserendo anche l’Educazione, l’Istruzione e la Formazione, la Ricerca Scientifica e Tecnologica, va tracciato un consuntivo. Il CdI si riunirà per questo, ma è lecito chiedersi che peso avrà l’operato di natura tecnica: sarà esclusivamente questo il parametro di valutazione o la “velata” politica di sempre, potrebbe recitare un ruolo non secondario nella scelta del futuro Presidente? I rumors narrano di scelte che andrebbero ben oltre le valutazioni soltanto operative del Presidente, che preferisce restare in silenzio e che, prevediamo, lo farà fino a lunedì, quando sarà valutato nei dettagli il suo resoconto. C’è chi dà per scontato che non sarà sufficiente, però, perché i giochi sulla futura Presidenza sarebbero definiti. Gianfranco Mancini, infatti, attuale Presidente del Gruppo Consorform, un ente di formazione accreditato dalla regione Abruzzo, fra le organizzazioni imprenditoriali abruzzesi più attive e prestigiose, sarebbe il prescelto. Nell’attesa di possibili smentite, si vedrà.