ROMA – “La chiusura dell’autostrada A11 Firenze-Pisa Nord per la presenza eccessiva di animali selvatici è la conferma di una emergenza nazionale che in Italia causa
diecimila incidenti stradali all’anno con 13 morti nei primi nove mesi del 2019 secondo l’Asap, mentre nelle campagne sono stimati danni in almeno 200 milioni alle colture, senza contare i rischi per la salute provocati dalla diffusione di malattie di animali che razzolano sempre più spesso tra i rifiuti delle città”. E’ quanto afferma, in una nota, la Coldiretti in rifermento alla chiusura dell’autostrada A11 Firenze-Pisa Nord per circa 25 chilometri tra Prato Ovest e Montecatini Terme (Pistoia) così come disposto dalla prefettura di Pistoia su richiesta della Regione Toscana per catturare numerosi animali selvatici, in particolare cinghiali, ma anche caprioli. Secondo Coldiretti si tratta della “conferma dell’enormità di un fenomeno che ha raggiunto livelli insopportabili, non solo per le aziende agricole, che vedono i loro raccolti razziati, dagli attacchi ai vigneti nel Chianti e in tutta la provincia di Firenze, a Prato e Pistoia. La situazione è diventata insostenibile – sostiene la Coldiretti – e si calcola che il numero di animali selvatici siano raddoppiato negli ultimi dieci anni e che solo in Toscana siano presenti 250mila cinghiali, 200mila caprioli, 12mila daini, 4mila cervi e 3mila mufloni” “E’ in realtà – continua la Coldiretti – un’emergenza su tutto il territorio nazionale dove si contano 2 milioni di cinghiali che stanno provocando l’abbandono delle aree interne, problemi
sociali, economici e ambientali con inevitabili riflessi sul paesaggio e sulle produzioni con le incursioni dei cinghiali che sono arrivati anche all’interno delle città minacciando la sicurezza delle persone”. Per la Coldiretti “serve un piano straordinario” ed ha ricordato il “pacchetto di proposte” presentato durante la manifestazione nazionale in Piazza Montecitorio lo scorso giovedì 7 novembre. “Apprezziamo gli impegni assunti dai parlamentari di tutti gli schieramenti” ha detto il presidente della Coldiretti Ettore Prandini annunciando però che “se le commissioni parlamentari, dall’Agricoltura all’ambiente e alle Finanze, non voteranno il provvedimento (un emendamento alla legge di Bilancio che assegna le competenze alle Regioni), torneremo in piazza, ma questa volta non in modo così pacifico perché siamo esasperati” – ANSA –