ATRI – In questi giorni, tantissime le esternazioni dalle varie forze politiche sia locali che regionali su temi (salute ed ambiente), le cui sorti sono da sempre anche nel cuore degli atriani: presidio ospedaliero e discarica zona S. Lucia.

Fu chiusa una sala parto nuova, da poco inaugurata nel presidio ospedialero atriano con un enorme spreco di risorse, ed oggi si ripartibbe da capo nuovamente? Con quali risorse? Il dato allarmante del crollo del numero delle nascite che riguarda la provincia di Teramo e la necessita? di attivare un TIN per la sofferenza neonatale, anche questo dovrebbe essere messo su questa nuova progettualita? sanitaria?La mobilita? passiva il vero dramma della sanita? Abruzzese puo? essere risolta con scelte politiche sanitarie miopi senza sguardo al futuro, che cambiano e poi risorgono nel giro di pochi anni? Come semplici utenti e cittadini ci poniamo queste riflessioni, che sono attualissime proprio perche? e? anche in discussione il nuovo piano regionale sanitario.

Con data di protocollo 30 ottobre, ma effettivamente visibile e consultabile sul portale regionale procedure VIA, solo dopo il recente ponte festivo, la regione stessa pubblica la risposta alla richiesta di proroga presentata al fotofinish dal Consorzio Piomba Fino, autorizzando per ben 90 giorni e concedento un intervallo di tempo smisurato e raddoppiando addirittura quanto chiesto inizialmente. E quindi, ci chiediamo: a questo punto il Consorzio, potra riformulare l’intero progetto per la discarica di Santa Lucia?

La logica procedurale del preavviso di rigetto e dell art.10 bis 241/90 sicuramente ne condizionera? l’esito e quindi si vorrebbe comprendere il ruolo dell’ attuale Commissario del Consorzio, che sembra dettarne anche la linea procedurale e che agli occhi del Comitato Difesa Ambientale e dei cittadini , non e? ancora chiarito, se questo sia avvenuto per un contraddittorio paritario o se ci sia una diversita? di valutazione degli interessi legittimi delle parti.

Anche il Comune di Cupello e? interessato da una procedura di valutazione ambientale ed e? nell’occhio del ciclone per una situazione davvero complessa al vaglio della magistratura. Eppero? rimane questo amaro in bocca di due pesi e due misure di questi procedimenti ambientali che presentanto tante somiglianze: un Autorizzazione iniziale progettuale datata di ben 10 anni in un quadro di regole anche europee cambiato e che pero ha visto nel caso di Cupello, una presa di posizione e di coraggio del Commissario del Civeta, che ha fatto emergere le inadeguatezze di una situazione al limite della regolarita? e della sopportazione.

Questa infinita contesa e attesa procedurale, sara? un pugno od una carezza al nostro territorio? Sara? il tempo a risponderci, “Il tempo concesso allora sara? galantuomo”.

Rivivremo forse il “prodigio di Alessandria” e quella voglia di riscatto di un’intera citta? che non ci sta piu? ad essere accantonata sui diritti fondamentali?

Osservatorio Atriano


La Coordinatrice
Reparata Graziosi