TERAMO – “Non c’è un euro“. E’ questa la sintesi del Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto nella consueta conferenza stampa del 2 novembre sullo stato dei cimiteri, assieme agli assessori Stefania Di Padova e Valdo Di Bonaventura e al Presidente della Team Luca Ranalli. “Non ci raccontiamo storie – ha detto D’Alberto – la situazione è impietosa, in primis per la mancanza dei fondi ministeriali, con la ricostruzione pubblica ferma e con la copertura finanziaria pari a 0“. Tutto questo quando, come aveva già annunciato lo scorso anno il Sindaco, ne occorrerebbero 10 di milioni soltanto per Cartecchio. Altro aspetto che va ad incidere è, poi, la situazione di stallo della Teramo Ambiente, con l’assenza del socio privato. Non va dimenticato inoltre che sulla gara Team, andata deserta, era stato scaricato erroneamente tutto il futuro della riprogrammazione dei servizi cimiteriali, quindi ora ci si ritrova senza risorse e senza programmazione.
Numeri. La situazione dei loculi a Cartecchio è drammatica: sono soltanto 196 i loculi a disposizione. Nei Cimiteri frazionali è decisamente più drammatica. Le rimanenze più significative sono a Caprafico, Rapino e a Forcella con 4 loculi. Altri come Cavuccio, Poggio Cono, Sant’Atto, Varano, VIlla Rupo hanno zero loculi.
Prospettive. Con la Teramo Ambiente si sta pensando ad un percorso di rifunzionalizzazione ed ottimizzazione degli spazi interni nei cimiteri e si avvieranno anche dei progetti diversi di messa in sicurezza.
Visite. i familiari dei defunti potranno andare a trovare i propri cari defunti al Cimitero di Cartecchio, nei padiglioni inagibili, anche in altre date: si sta studiando il modo tra Team e Comune di calendarizzare le visite.
La polemica. Il Sindaco ha aperto la conferenza specificando che non si fanno e non si sono fatte passerelle per i cimiteri: “La logica delle passerelle non ci appartiene. Noi ci mettiamo la faccia“.
Il disappunto. Che futuro per il Padiglione 3 a Cartecchio? E’ completamente inagibile, non vi si può accedere e non si ha contezza di come metterlo in sicurezza. Abbastanza triste, inoltre, l’osservare la collocazione in un altro Padiglione del cimitero dove è stato sistemato in modo provvisorio, anche l’ex segretario (ma non soltanto lui) di Rifondazione Comunista, Sandro Santacroce.
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