CASTELLI – Contestiamo immediatamente le affermazioni del Primo Cittadino di Castelli: la sua è la rappresentazione strumentale e fuorviante della realtà oggettiva generata dalle note vicende legate al Sisma 2009/2016 nonché al combinato disposto Sisma più Calamità naturali 18 gennaio 2017.
La CARITAS DIOCESANA si è OFFERTA di intervenire per supportare le criticità generate da questiEventi, proponendo all’Amministrazione Comunale di realizzare una struttura Espositiva per Nº 06box da allocare nel sito indicato dal Comune stesso per sopperire alle Imprese che avevano la seddi PRODUZIONE E VENDITA nei locali risultati INAGIBILI. Inizialmente veniva indicata l’area delmarciapiede del Monumento ai Caduti, sufficientemente congrua per ospitare detti box, la Caritas stessa faceva realizzare la Progettazione della Struttura che rispondeva a requisiti di funzionalità nonché a quelli estetici.
Successivamente, si evidenziavano le prime difficoltà, veniva indicata come successiva locazione, una parte del Parcheggio di via Francescantonio Grue, la struttura veniva RIPROGETTATA, realizzata e montata nell’attuale sistemazione. La stessaAssociazione, procedeva all’espletamento delle pratiche e, concedeva agli iniziali 5 Artigiani,
AVENTI DIRITTO, in Comodato gratuito, la Struttura medesima con relativo Contratto di Registrazione inizialmente previsto per nº anni 1, rinnovabile, riferimento settembre/ottobre 2017.
Inspiegabilmente, l’Amministrazione Comunale cominciava a manifestare ostilità per questa locazione, emanando diverse Ordinanze per la rimozione della Struttura, adducendo motivazioni pretestuose atte a far “rientrare” le Attività allocate (diminuite di una unità per il ritorno nella sede di origine con la messa in sicurezza), proponendo alle Ditte interessate la presunta “disponibiltà di locali insistenti nel Centro Storico per favorire le attività stesse e rivitalizzare il Borgo”.
Nel frattempo, le 4 Imprese hanno inoltrato alla Caritas, richiesta di Proroga del Contratto in essere, fondamentale per il prosieguo delle attività medesime pur nelle difficoltà generate dalla contrazione del Mercato della Ceramica e della crisi generale, in considerazione del comparto e, della Tipologia del prodotto afferente a beni superflui o quantomeno, non indispensabili. La proroga medesima, dopo un primo diniego, veniva concessa sino al 30 giugno 2019, recependo le difficoltà palesi e, nonostante le polemiche sempre più aspre e il clima di incattivimento generato certamente non dai Titolari delle Ditte interessate. Gli stessi hanno chiesto e ottenuto diverse riunioni (nº 3) in Prefettura di Teramo alla presenza del Prefetto, S.E. Dott.ssa Patrizi, del Vescovo di Teramo, S. E. Leuzzi, del Sindaco di Castelli, Sig. Seca, del Comandante dei Carabinieri Compagnia di Teramo, Ten. Col. Naselli, dei Rappresentanti della Caritas Diocesana, Dott.ssa D’Eustacchio e Don Di Diomede, del Parroco di Castelli, Don D’Angelo, dei Rappresentanti delle Imprese allocate e del Legale Rappresentante, Avv. Di Simone.
Viste le contestazioni eccepite dalle DITTE interessate sull’utilizzabiltà dei locali, indicati con mero riferimento Catastale, la Caritas incaricava lo Studio Professionale dell’Arch. Angela Mascia di verificare l’idoneità degli stessi e, come hanno sempre sostenuto gli Artigiani, laRelazione Tecnica redatta dopo i sopralluoghi eseguiti (datata 20 febbraio 2019), certificavainequivocabilmente la non idoneità dei locali medesimi: fondaci fatiscenti, locali non disponibili allalocazione per manifesta volontà dei proprietari, ambienti classificati C4, mancanza delle certificazioni strutturali, Igienico Sanitarie e Agibilità, oppure, insistenti in Edifici gravemente compromessi nonostante la messa in sicurezza, inoltre, si evidenziava la loro collocazione marginale al Centro Storico.
Al riscontro oggettivo di questa situazione, le 4 Ditte valutavano le altre disponibilità, incontravano il Sindaco 2 volte alla presenza del Segretario Comunale Dott. Berardinelli e dell’Avv, Salini, avvicendatosi all’Avv. Di Simone in rappresentanza delle Imprese, indicando altri locali potenzialmente disponibili, anche di proprietà comunale, indicando inoltre, altre locazioni di ricostruzione che, con il cambio di destinazione d’uso, potevano risultare idonei, a queste indicazioni, non sono state fornite risposte.
L’indicazione fornita dal Sindaco, di aver fornito l’elenco di ben 10 LOCALI IDONEI, è del tutto inattendibile e priva di ogni oggettivo riscontro, è manifesta invece la volontà di rimuovere la Struttura espositiva, costringendo – di fatto – alla chiusura delle Attività Artigianali suddette, alcune con esperienze pluridecennali.
Alla manifesta volontà della Caritas, di voler donare la Struttura medesima al Comune, il Sindaco ha risposto di non essere più interessato in quanto, l’Emergenza dovuta ai Terremoti, sarebbe finita.
E’ sufficiente recarsi a Castelli per rendersi conto dell’attualesituazione: borgo desertificato (neanche 70 residenti !), spopolamento inarrestabile e altre condizioni che penalizzano fortemente i residenti, come si arginano queste criticità? Facendo chiudere le Imprese con decisioni e misure fortemente penalizzanti, su poco più di 30 Ditte
operanti, le 4 locate nella struttura Caritas, costituiscono più del 10%.
L’aspetto più rimarchevole di questa paradossale vicenda, è la mancata considerazione da parte dell’Amministrazione Comunale delle Ditte medesime, come se non esistessero, mai degnate di considerazione, additate dai componenti dell’Amministrazione medesima, come privilegiati, non paganti di affitto e altro che, ci limitiamo a non riferire per non alimentare ulteriori polemiche e svelenire così il clima generato certamente non da parte nostra.
Quanto riferito, è ampiamente documentato da Ordinanze del Comune di Castelli, Comunicaziioni, Lettere Raccomandate A/R della Caritas agli ARTIGIANI interessati, Lettere dei Legali incarica, Contratto di Locazione in Comodato gratuito, Relazione Tecnica Arch. Mascia, Verbali della Prefettura e altro – I Titolari delle Imprese Artigiane: Ivana Di Claudio – Mancini Nadia Maria – Gianni Leonetti- Paolo Esposito Pirelli.