TERAMO – Ancora una volta, sul far dell’inverno, siamo costretti a raccontarci la storia della “mancata occasione” rappresentata dalla nostra montagna.
Ancora una volta, mentre si aspetta solo ormai l’arrivo della neve, ci ritroviamo a scrivere l’ennesimo capitolo di una storia… senza storia, quella dello sviluppo turistico del comprensorio montano teramano.
Leggo, nelle dichiarazioni del capogruppo del partito più rappresentato nella “giunta lenta” di Marsilio, che dovremmo dormire sonni tranquilli, perché la Giunta regionale sarebbe impegnata nel « …portare avanti il rilancio turistico e produttivo… » della montagna aprutina.
La notizia appare doppiamente sconvolgente, sia perché sostiene l’esistenza di un impegno della Giunta, sia perché quell’impegno sarebbe finalizzato al rilancio… in realtà è solo l’ennesima vuota enunciazione di buoni propositi.
La realtà, è un’altra.
La realtà è che non solo l’area montana più turistica, ma tutti i territori dell’entroterra meriterebbero diversa attenzione da parte di una maggioranza che, al contrario, sembra del tutto assente.
La realtà è che non basta una stagione sciistica a rilanciare un comprensorio, che avrebbe bisogno di politiche attente di sviluppo reale, perché non solo si ponga fine allo spopolamento, ma si crei un circolo virtuoso che favorisca il ritorno delle popolazioni, con nuove occasioni di crescita e di sviluppo.
Pensare allo sviluppo della montagna solo in termini di riapertura degli impianti (che tra l’altro stanno per andare tutti all’asta) significa fraintendere il senso stesso dello sviluppo e condannare i territori e le genti della montagna ad un mortale isolamento.
Benvenga allora quell’auspicato primo tavolo operativo-istituzionale che coinvolga tutti i rappresentanti istituzionali del territorio. Che si faccia e subito.
Anche se “subito”, nella Regione della Giunta lenta… è utopia
Manola Di Pasquale
Presidente PD Abruzzo
Comunicato Montagna.docx (9 Kb)