TERAMO –  Assolto dall’accusa di aver maltrattato la madre, di averle estorto danaro e di avere coltivato marijuana in casa. Si è tenuta presso l’aula Falcone e Borsellino del Tribunale di Teramo la seconda ed ultima udienza del processo penale a carico del rosetano Sisto Taddei davanti al giudice monocratico Dott. Prudenzano.

L’imputato, secondo le accuse della PM Greta Aloisi, doveva rispondere di tre capi di imputazione: Maltrattamenti ed estorsione nei confronti della madre e di coltivazione di pianta da cui deriva sostanza stupefacente;

Dalle ultime testimonianze è emerso che la perquisizione ha dato esito negativo e che il rapporto tra la madre (parte offesa) e l’imputato vi era solo un rapporto di animate discussioni mai sfociate in atti di violenza o minaccia; circostanze già dichiarate dalla madre che ha deposto nella precedente udienza del 4 ottobre.

Se in base alle deposizioni è stato palese l’innocenza del Taddei per estorsione e maltrattamenti tanto che la stessa Pubblica Accusa ha chiesto il proscioglimento in sede di requisitoria non è stato così per la coltivazione della marjuana per quale è stata formulata un richiesta di condanna di 6 mesi.

Il difensore dell’imputato, Avvocato Daniele Contrisciani, nella sua arringa difensiva andando de plano in primis alle richieste assolutorie si è soffermato sul capo d’accusa rimasto in piedi, facendo notare che dagli accertamenti scientifici compiuti sulla pianta sequestrata, pur trattandosi di marjuana, non poteva essere estratta dalla stessa un sufficiente quantitativo di sostanza da permettere effetti stupefacienti.

Al termine della discussione il Giudice ha emesso una sentenza di assoluzione per tutti i capi d’imputazione facendo cessare anche le misure cautelari  che gravavano sull’imputato in quanto gli era stato posto non solo il divieto di avvicinamento nei confronti della madre ma anche l’allontamento dalla casa familiare.