Riceviamo e pubblichiamo la lettera indirizzata al direttore da parte di una cittadina di Colonnella:
Gentile direttore,
Sono una cittadina di Colonnella in provincia di Teramo, mamma di tre figli, due dei quali vivono con me e mio marito.
Qualche anno fa si è installata, nella mia contrada, una ditta che trasforma in ammendante fanghi di depurazione, provocando odori molesti. Da qualche mese, però, gli odori si sono intensificati provocando disagi non solo a noi che abitiamo vicino ma all’intero paese e ai paesi limitrofi. Oltre al fatto che non siamo più padroni di usufruire dei nostri spazi come giardini e terrazze, per la difficoltà a resistere a tale puzza, molti, compresa me, hanno accusato malori come emicrania, bruciore a occhi e gola, nausea. Nonostante le denunce ai carabinieri e le segnalazioni alla Procura, la situazione peggiora di giorno in giorno e l’amministrazione comunale non ci dà risposte esaustive. Siamo preoccupati per la salute, soprattutto dei nostri figli, e, visto che questo ammendante dall’odore intenso e fastidioso è stato distribuito nei terreni del paese, temiamo che le falde acquifere vengano contaminate rendendo immangiabili i pochi prodotti dei nostri orticelli. Siamo anche molto arrabbiati perché non ci sentiamo tutelati. Io, in particolar modo, sono molto arrabbiata al pensiero che il malessere psicofisico che mi crea tutta questa vicenda possa un giorno diventare eredità dei miei figli, provocando loro lo stesso mio doloroso disagio.
Trovo assurdo e avvilente che nessuno tuteli il nostro diritto a respirare aria salubre mentre vediamo minacciata la nostra salute e crollato il valore dei nostri immobili e dobbiamo rimetterci soldi e tempo tra medici e farmacie.
Sicura che vorrete dare un po’ di spazio al nostro grido di aiuto, Vi saluto cordialmente e Vi ringrazio speranzosa.
Lettera firmata