ROMA – Sul caso del primario di Oncologia del Mazzini di Teramo che ha annunciato che lascerà il suo incarico a causa dell’invadenza della politica non voglio, né posso, entrare nelle dinamiche denunciate dallo stesso. Voglio però ribadire che la lotta contro la politicizzazione della sanità è una delle nostre storiche battaglie. Il Movimento 5 Stelle ha da sempre combattuto questo mal costume, che mette a rischio la salute dei cittadini, diritto costituzionalmente garantito, e contribuisce a svilire il merito. Se la sanità è uno dei settori più indebitati lo si deve anche al metodo di reclutamento che ha contraddistinto le figure dirigenziali, rispondente a logiche che con la competenza e la professionalità hanno poco a che vedere. È prioritario superare definitivamente il criterio della fiduciarietà negli incarichi dei direttori generali, prevedendo criteri di valutazione e di nomina scevri da arcaici rapporti clientelari. L’ex Ministro della Salute Giulia Grillo aveva iniziato una grande battaglia in tal senso, purtroppo interrotta dalla caduta del vecchio governo, ma proposte di legge in merito sono ancora in cantiere. Ad esempio si potrebbe prescrivere che la selezione dei direttori generali sia svolta da apposite commissioni indipendenti i cui membri, iscritti a un albo nazionale, vengano individuati per sorteggio da un elenco nazionale di commissari aggiornato periodicamente. Il problema principale resta il ruolo delle Regioni, ciò che è avvenuto in Umbria è emblematico, e con il nostro “patto civico” abbiamo – non solo – costretto il Pd a ripulire le liste da tutti coloro che erano coinvolti nello scandalo, ma anche obbligato il Partito democratico a rinunciare ad ogni ruolo in una eventuale futura giunta, che dovrà essere assolutamente indipendente. Non a caso in Umbria il centro-destra, con noti personaggi alle spalle, non vede l’ora di mettere le mani sulla sanità. Al di là di tutto, come rappresentante del territorio abruzzese e teramano, non posso che esprimere il mio profondo dispiacere per la perdita di un’eccellenza come il Dott. Pancotti.
On. Valentina Corneli