TERAMO – Riceviamo e pubblichiamo replica al Dr. Amedeo Pancotti del Direttore generale della Asl di Teramo Maurizio Di Giosia:
Meravigliano e dispiacciono le dichiarazioni rilasciate ieri al quotidiano Il Messaggero e al quotidiano on line ekuonews.it (Oncologia, il primario Pancotti lascia tra le polemiche: alla Asl troppa politica ) dal Dr. Pancotti, Primario dell’Oncologia dell’Ospedale di Teramo che, dopo aver volontariamente scelto di rassegnare le dimissioni dal prossimo 1° gennaio 2020, sostiene di essere stato “mortificato” dalla direzione strategica della ASL teramana, solo per non essere stato nominato capo dipartimento.
Il Dottore però sa benissimo che la nomina a Direttore di Dipartimento è un mero atto formale, dovendo, la Direzione strategica, necessariamente tener conto dei risultati di elezioni che avvengono all’interno di un “gruppo di pari”. Sono, cioè, tutti i dipendenti delle Unità Operative che fanno parte di un Dipartimento a votare i loro rappresentanti, che poi eleggono il Direttore.
I capi dipartimento sono dunque una forma di governance che viene dal basso e affianca la Direzione Strategica nelle decisioni.
Dalle elezioni che si sono svolte qualche tempo fa, risulta che il Dr. Pancotti abbia ricevuto solo 2 voti, contro i 5 del Dr. Orlandi e i 7 del Dr. D’Ugo.
Se chi si candida a dirigere un Dipartimento non riscuote la fiducia dei suoi colleghi, non è certo colpa della politica o della Direzione Generale.
Così come non è colpa della politica o della Direzione se l’Oncologia, dai dati rilevati dal Controllo di Gestione, risulta essere una delle strutture aziendali con importante mobilità passiva, nonostante l’attenzione particolare per i malati oncologici che la ASL di Teramo ha sempre dimostrato, per esempio acquistando i migliori macchinari per la radioterapia, ristrutturando completamente il Reparto di Oncologia, dotandolo di personale e di tutte le apparecchiature che il Primario stesso ha ritenuto necessarie. Tra queste, proprio quella per l’ipertermia che il Dr. Pancotti oggi pubblicizza per i centri di cura privati in cui dice andrà a lavorare dopo la pensione, dimenticando di essere ancora in servizio presso la ASL di Teramo, con tutti gli obblighi derivanti dallo status di dipendente pubblico.
Al Dr. Pancotti che ci lascia, vogliamo comunque dire che siamo certi lui sia stato così bravo da aver sicuramente fatto scuola all’interno del suo Reparto, e siamo di conseguenza certi che i medici che lo sostituiranno (almeno fino all’espletamento del nuovo concorso da Primario) non avranno nessuna difficoltà a gestire l’Oncologia teramana nel migliore dei modi possibile.