TERAMO – Luci ed ombre dall’incontro in Prefettura con INOPERA. Se da un lato, infatti, si è trovato un accordo per il pagamento dell’elemento perequativo (pari a 485€) per i lavoratori somministrati impiegati nelle manutenzioni degli ospedali di Teramo e Giulianova, dall’altro la ASL ha comunicato che, fin quando è aperta la procedura di concordato preventivo di MODUS, non potrà pagare direttamente le competenze spettanti a tuti gli altri lavoratori.

Una posizione opposta rispetto a quella espressa e verbalizzata nel corso della riunione sindacale dello scorso 25 luglio dall’attuale Direttore Generale della ASL di Teramo. In quell’occasione, infatti, il dott. Maurizio Di Giosia garantì che la ASL si sarebbe fatta carico di pagare direttamente le spettanze agli ex dipendenti MODUS (stipendi, TFR, ferie, ecc.) trattenendo gli importi da quanto dovuto al CNS (il consorzio che si è aggiudicato l’appalto attualmente gestito tramite la cooperativa KINEO).

Un cambio di posizione che la ASL, oggi, ha spiegato essere frutto di un più approfondito studio dell’intera vicenda.
La richiesta di concordato di MODUS, però, è di inizio luglio: la ASL come poteva non sapere, il 25 di luglio, che questa procedura le avrebbe impedito di pagare direttamente i lavoratori? Perché ha assunto impegni che oggi dice di non poter mantenere? Com’è possibile gestire la “cosa pubblica” con tale leggerezza?

Quando si parla di stipendi, si parla della vita delle persone che di stipendio vivono e non si può, con superficialità, prendere impegni che poi non si possono mantenere.

Per questa ragione torniamo a chiedere ad ASL e CNS di saldare quanto ancora dovuto agli ex dipendenti MODUS, chiudendo una vicenda che sta continuando a gravare sulle spalle di lavoratori vittime, come più volte denunciato dalla FIOM in questi anni, di una gestione superficiale e disattenta dell’appalto manutenzioni.

 

Il Segretario Provinciale
FIOM CGIL Teramo
Mirco D’Ignazio