Mai come stavolta il risultato va oltre ogni altro tipo di valutazione. Il Teramo centra il secondo successo stagionale in campionato con lo stesso risultato del primo (2–0): la Sicula Leonzio esce sconfitta dal “Bonolis” così come fu per la Cavese, ma a testa alta, pur nel livello non eccelso del proprio organico. La gara contro i siculi, per gran parte del primo tempo, è stata la fotocopia del brutto pari di domenica scorsa contro il Rieti: tanto palleggio e zero conclusioni pericolose, fino al goal, un gran bel goal, allo scadere della frazione, nato sull’asse Santori–Cancellotti (quest’ultimo il migliore in campo), sul cui cross da destra Bombagi, di testa, supera imparabilmente l’ex Nordi. Un’autentica boccata di ossigeno per chi di ossigeno aveva assolutamente bisogno e, al riposo, si va con un morale decisamente diverso e migliore. Bruno Tedino, aveva mandato in campo, rispetto al pari di domenica, Di Matteo per Tentardini, Viero per Arrigoni (bravo ma acerbo il ragazzo) e Martignago per Cianci. Gli effetti, per la verità, non si sono visti, tant’è che nella ripresa, prima del goal della sicurezza, la gara l’hanno fatta più gli ospiti, pericolosi con Sicurella al 2° (bravo Tomei ad alzare in angolo) e decisamente più padroni della fase offensiva rispetto ai biancorossi, quasi timorosi di poter tornare al successo. Dopo 8 minuti Arrigoni dà il cambio a Viero e l’ex leccese sfiora il goal su punizione dal limite (19°), alta di pochissimo. Al 27° la rete che chiude la partita, con Bombagi assist-man per Magnaghi che, defilato leggermente sulla destra, incrocia un bel diagonale che supera Nordi, prima di rimanere a terra, in preda a crampi, e di essere sostituito da Cianci. Nel finale Tomei chiude la saracinesca, impedendo il goal che la Sicula avrebbe anche meritato, prima a Vitale (deviazione in angolo al 39°) e poi a Lescano in pieno recupero, con un intervento prodigioso, proprio sulla linea fatale. Da annotare l’infortunio muscolare di Cristini alla fine del primo tempo (ma ha giocato bene il suo sostituto Iotti) e poi la buona impressione ricavata dalla prestazione di Florio, in una fase della gara nella quale Tedino, sull1-0, ha pensato bene che coprirsi meglio, dietro, non è affatto una bestemmia. Dulcis in fundo: vittoria doveva essere (assolutamente) e vittoria è stata. Diremmo che va bene così, per adesso, ma è chiaro che il Teramo vale molto di più di quello accettato ed anche applaudito (timidamente) alla fine.