PESCARA – Lunedì 16 settembre sciopero di 4 ore del trasporto pubblico regionale. Le numerose buone ragioni che costringono gli autoferrotranvieri allo sciopero ed a manifestare contro la politica dei trasporti della giunta regionale sono le seguenti:
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sub affidamenti autolinee e assenza delle garanzie sull’applicazione del ccnl autoferrotranvieri
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ritardo sull’attuazione dei vincoli in tema di aggiudicazione delle linee tpl con relativa potenziale perdita di ulteriori somme dal fondo nazionale trasporti
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mancata definizione dei servizi minimi e incompleta riforma del settore
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mancanza assoluta di confronto istituzionale
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insufficiente rinnovo del parco macchine
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criticità di bilancio della società cerella con il rischio di licenziamento dei lavoratori
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rispetto delle contrattazioni in tutte le parti (ccnl e contrattazione aziendale)
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disdetta del secondo livello di contrattazione in ama de l’aquila
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riorganizzazione autolinee non contribuite attualmente in perdita
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infrastruttura deficitaria ed assenza di azioni per una implementazione della intermodalità
il 63 % dei trasporti pubblici regionali e’ affidato alla societa’ regionale “Tua” che da tempo soffre di criticita’ tutt’ora irrisolte, e la politica regionale nicchia alle richieste dei rappresentanti dei lavoratori, che vertono su temi quali:
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parco macchine vetusto, manutenzione approssimativa (300 i mezzi oggi non disponibili)
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relazioni sindacali precarie se non inesistenti
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dismissione sede di chieti
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evasione tariffaria e bigliettazione
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carta di qualificazione del conducente
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organico aziendale gomma, ferroviario e manutentivo carente
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organigramma sangritana spa
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carichi di lavoro turni ferroviari
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investimenti infrastrutture ferroviarie
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impianto di saletti, sicurezza ed organizzazione
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organigramma, affidamenti mansioni, selezioni interne
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assegni ad personam
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premio di risultato
quegli stessi lavoratori che negli anni scorsi hanno gia’ dato il loro contributo rinunciando ad una parte della loro retribuzione e che ancora oggi sarebbero disponibili ad attuare azioni per tutelare e difendere il loro posto di lavoro.
dal giorno dell’insediamento nessun confronto con le ooss di settore per l’intero comparto alle prese con i continui tagli al fondo regionale trasporti, nessun provvedimento per consentire alla societa’ tua quel colpo di reni che potrebbe risollevarla dalle attuali difficolta’.
la regione per i lavoratori dei trasporti non c’e’!
i rappresentanti dei lavoratori sono stati snobbati, la societa’ e la regione continuano ad emettere disposizioni senza ascoltare le parti sociali.
privatizzazioni di autolinee mascherate da sub affidamenti, privatizzazione della manutenzione con il continuo ricorso a societa’ esterne e con la determinazione di non assumere personale nelle officine interne per continuare ad esternalizzare le lavorazioni.
dismissione di importanti sedi come quella di chieti e penalizzazione di un intero territorio.
abbiamo l’impressione che ci sia un intento a penalizzare la scelta dell’in house quale strumento per la gestione del tpl e a creare dumping contrattuale per tutti i dipendenti del settore evitando di entrare nel merito delle clausole sociali in vista delle prossime gare per l’affidamento sei servizi.