Parliamo di esercizi commerciali. Quante volte ci capita di vedere ristoranti, locali notturni, gelaterie e altre attività commerciali ben curati e dal bell’aspetto, ma con nessun cliente ad animare i suoi spazi?
A me, purtroppo, capita spesso e allora, un po’ per deformazione professionale e un po’ per divertimento cerco di capire perché è un locale “che non va”.
L’ultima attività commerciale che mi è capitata di osservare tristemente aperta e con nessun cliente dentro, è in una località balneare della provincia di Teramo. Un bar nuovo di zecca, con un arredamento moderno, luci che sottolineano l’atmosfera e ampi spazi sia per fumatori, che per non fumatori. Nato sulle ceneri di un precedente bar malridotto e puzzolente è riuscito a ridare dignità ad un luogo molto frequentato da turisti e abitanti del posto. In una zona di passaggio e sulla via principale della città, il bar se ne sta lindo e pinto in attesa che qualcuno varchi la sua porta. Insomma è bello, ma non balla!
Insospettita di come un locale così moderno sia vuoto in un periodo di alta stagione, sono andata a prendere un caffè da loro e tutto mi è stato molto più chiaro. In fin dei conti il locale a fianco era pieno di gente, un motivo del suo isolamento dalla vita notturna della riviera teramana ci doveva essere.
Entro e noto subito che non ci sono i menù sui tavoli. Grave pecca! Non so cosa offre e allora sono costretta a prendere ciò che conosco. Quindi se il locale ha delle specialità da far degustare ai suoi clienti, nessuno lo saprà mai. E poi gli stranieri? Hanno diritto a un menù in inglese. Come possono ordinare qualcosa di più del semplice caffè, cappuccino e birra se non sanno cosa prepara il locale?
Mi siedo e nessuno dei due camerieri sorride, consiglia, accoglie. Sembro un peso e me lo fanno capire quando si guardano e accennano all’orario. Sono le 22.30 e in una località di mare in alta stagione è come se fosse l’ora dell’aperitivo o quasi.
Servono il caffè e cominciano a spazzare per terra, proprio a sottolineare che per loro fosse tardi. Capisco e vado a pagare. Non hanno il resto, mi fanno aspettare e appena esco si dicono tra di loro: “È tardi!”
Durante la mia breve incursione ho capito che hanno un problema con il personale. Il personale deve essere sorridente, ospitale, disponibile e deve anche “sopportare” se un cliente arriva tardi. Non c’è niente di più bello per un cliente che essere accolto in modo caloroso, magari anche come uno di famiglia, piuttosto che come un estraneo che dà fastidio.
Il bar inoltre ha anche problemi di comunicazione. Le sue pareti erano rivestite di una quantità indefinita di lavagne di piccole dimensioni, dove con una scrittura minuscola proponevano non so cosa perché non si leggeva nulla. Ma allora un buon menù non è meglio? Perché scrivere cose non leggibili su tante lavagne che l’occhio si perde a decifrarle tutte, piuttosto che un unico menù scritto bene?
Quando un’attività non va un motivo c’è sempre, basta solo individuarlo e poi, se l’imprenditore è accorto, e ci lavora sopra, potrà veder rifiorire di clienti il proprio esercizio commerciale. Magari, così, oltre che bello, (si) balla pure.