“Ho paura di svegliarmi da un sogno, sembra tutto inverosimile!“: probabilmente è il pensiero di tanti tifosi del Teramo, uno dei quali ce lo ha scritto ancora sbigottito dalla forza di Franco Iachini, espressa con i fatti, non a chiacchiere. Oggi a Fano inizierà ufficialmente la sua prima stagione da proprietario e da Presidente del Teramo Calcio e toccherà con mano, ammesso che ce ne sia bisogno, cosa significhi giocare in trasferta “per modo di dire”. Proverà emozioni nuove, diverse e più profonde da quelle che ha già registrato in città, da ogni dove: Teramo queste cose sa offrirle come poche altre piazze calcistiche. Saranno sensazioni che lo appagheranno e che accresceranno ulteriormente il feeling del nuovo binomio, che auspichiamo duri almeno altri 11 anni. Una cosa non auguriamo al Presidente Franco Iachini: quando nel 3.000 Dopo Cristo lascerà, gradiremmo che non vivesse le stesse “sofferenze interne” di Luciano Campitelli, che è stato molto ingenerosamente dimenticato da tutti. Mi sento di scriverlo pur non dimenticando quanto l’abbia criticato, anche da Re di Teramo, producendo trasmissioni televisive con la Digos negli studi. Il mio pensiero, facendo parte di quell’1% che non dimentica così tanto facilmente, va proprio a lui. Nella storia del Teramo Calcio nessuno dovrà mai dimenticare che nell’estate del 2008 Dopo Cristo, l’uomo venuto da Canzano, ridente paesino del teramano che ho apprezzato proprio grazie a Luciano Campitelli, ripartì da “zero spaccato”: mancavano persino i palloni… E’ andato via lasciando la squadra in Serie C (un fatto) e passando tra tante cose buone, meno buone e sbagliatissime, esaltanti quanto drammatiche. Nel privato ha sorriso con tanti, o tutti, e pianto con pochissimi. Oggi è soltanto l’ex Presidente del Teramo Calcio, anche criticato perché, imprenditorialmente. ha ritenuto opportuno sponsorizzare gli Sharks, una sponsorizzazione territoriale e peraltro non calcistica: nessuno dimentichi che “vicino” al Teramo Calcio, Luciano Campitelli, è rimasto, così come il Presidente Franco Iachini ha ricordato correttamente. Ecco, nel giorno di Fano-Teramo volevo rendere omaggio al buon padre di famiglia e grande imprenditore venuto da Canzano, che ho invitato a lasciare il Teramo Calcio primo tra tutti ma che merita rispetto, e che rispetterò sempre. Lo chiameranno “romanticismo“: mi sta bene.