TERAMO – Il post su facebook di questa mattina sul’ormai ex Commissario Ater Nicola Salini (espressione del Pd e di centro-sinistra) da parte di Christian Francia (fondatore e presidente dell’ Associazione Teramo 3.0, espressione del gruppo consiliare di maggioranza Teramo 3.0) ha lasciato i soliti e prevedibili strali polemici. In serata è infatti arrivato il post, a mo di comunicato del Capogruppo di Insieme Possiamo Andrea Core che si chiede (ancora una volta) “che senso abbia ancora rimanere in una maggioranza con la quale si condivide poco o nulla”. Pesanti erano stati i commenti di Francia nei confronti di Salini (“Finalmente, dopo 18 mesi, l’ATER di Teramo viene liberata dal Commissario più insignificante e deleterio della sua storia”), dura la risposta anche di Core. Il tutto potrebbe aprire un nuovo fronte nella “telenovela” sulla crisi di maggioranza e sulla verifica politica da farsi (ma che ancora non c’è,così come gli agognati rimpasti). O forse rimarrano solo i commenti su facebook, nei vari post che ad ogni modo riportiamo qui sotto. In ogni caso se si voleva accendere un poco questo periodo agostano, già sotto scacco della calura estiva, prima di andare in ferie, forse si è riusciti nell’intento.
Il post su facebook di Christian Francia (Ass.ne Teramo 3.0)
Finalmente, dopo 18 mesi, l’ATER di Teramo viene liberata dal Commissario più insignificante e deleterio della sua storia.
Nel congedarsi, Salini ci tiene a farci sapere che non ha fatto praticamente nulla durante il suo mandato:
– né un appalto (il primo dovrebbe partire il prossimo ottobre quando lui sarà solo un brutto ricordo);
– né un acquisto di immobile (giacché è rimandato al futuro l’acquisto di 240 appartamenti da destinare agli sfollati del terremoto).
Quanto ai 540mila euro a titolo di risarcimento assicurativo per i danni del maltempo, i cittadini dovrebbero considerare offensivo annoverarli fra i meriti commissariali, dato che rientrano fra gli obblighi amministrativi, non certo fra gli indirizzi politici.
E pure il finanziamento una tantum di 400mila euro della Regione appare un contentino davvero modesto rispetto alla mole patrimoniale gestita dall’Azienda.
Ringraziamo il cielo di esserci tolti una simile palla al piede e speriamo che il prossimo Commissario sia una figura di alto profilo professionale e culturale, con motivazioni e capacità all’altezza del difficile compito che lo attende.
Il post su facebook del Capogruppo di Insieme Possiamo Andrea Core
In queste ore è iniziato lo spoil system da parte della “nuova” Regione a trazione leghista, con cambi al vertice che stanno anche riguardando l’ATER di Teramo. Nicola Salini ha terminato il suo percorso e, come mio costume, lascio spazio ai risultati e alle reazioni per fare un’analisi che voglia essere onesta intellettualmente. E quindi nel caso di Nicola ci sarebbe ben poco da dire: ho partecipato a molte riunioni con quelle famiglie che da troppo tempo vivono fuori dalle loro abitazioni con un futuro incerto; ho visto lo sguardo di quelle famiglie che finalmente avevano trovato in Nicola e in Gianguido due volti, non so se amici, ma di cui certamente potersi fidare. E tanto mi basta per capire quanto sia stata fondamentale l’umanità di Nicola in una fase drammatica e pesante come quella post sisma a Teramo. Basterebbe un GRAZIE, con la speranza che sia un arrivederci. E invece leggo con sgomento l’ennesimo intervento delirante di chi non ho compreso bene quale ruolo voglia esercitare. Il Presidente di Teramo 3.0 si lancia nell’ennesima scomposta filippica, carica di rancore e livore, contro l’ex commissario ATER: una posizione che sa troppo di partito preso contro un presunto nemico che dovrebbe essere alleato. E allora continuo a domandarmi… Come si fa a stare in una maggioranza con la quale si condivide poco o nulla, dai programmi provinciali a quelli regionali? Come si fa ad essere contemporaneamente classe dirigente di un percorso e strenuo avversario con scelte irresponsabili e uscite pubbliche folkloristiche? Come si fa a far politica lasciandosi “cecare” dai rancori personali perdendo di vista l’ovvio e il reale?