ROMA – “Alleggerire la pressione fiscale e contributiva che pesa sul lavoro dipendente è una delle priorità per il nostro sistema produttivo, poiché il carico attuale crea gravi difficoltà alle aziende agricole chiamate a competere,
sempre più spesso, in ambito internazionale”. E’ quanto dichiarato dal presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti al presidente del Consiglio Giuseppe Conte nell’incontro con le parti sociali dedicato al lavoro.  Giansanti ha sottolineato che “rendere le imprese agricole italiane più competitive è un’urgenza alla quale occorre dare una risposta veloce”. “Il settore primario – ha inoltre incalzato il presidente di Confagricoltura – rappresenta una quota importante del mercato dell’occupazione, con oltre 1 milione di addetti e 106 milioni di giornate lavoro versate all’Inps. La trasformazione in atto verso un’agricoltura più professionale e strutturata, in grado di assicurare occupazione più stabile e di qualità, richiede pertanto misure mirate ed efficaci”.  Confagricoltura ha inoltre ribadito oggi il no al salario minimo per legge (l’aumento del costo del lavoro, oneri sociali compresi, sarebbe di oltre 1,5 miliardi di euro soltanto per il settore agricolo) e il sì alla riduzione del cuneo fiscale e al rafforzamento della contrattazione collettiva. E’ stata infine ricordata l’importanza del miglioramento delle infrastrutture economiche e sociali e la necessità di politiche strategiche di medio-lungo termine per rendere l’Italia più competitiva – (ANSA)