MONTORIO AL VOMANO – Rilevo con rinnovato rammarico il nuovo ed ennesimo tentativo dei consiglieri di minoranza di sfogare le loro frustrazioni personali e politiche nel vano tentativo di cambiare la guida del nostro paese. Non nascondo che se fossi in loro sarei invece preoccupato del continuo imbarazzo nel quale il PD, il partito di loro appartenenza, viene costantemente a trovarsi a seguito dei loro fallimenti: non posso fare altro che ribadire che ho di fronte un’opposizione spaccata su tutto, ormai da tempo, nonostante la somma dei voti di riferimento l’avrebbe tranquillamente vista alla guida del paese.
Divisa nelle elezioni comunali, provinciali e regionali, ma con un unico comune obiettivo: opporsi, anche mentendo, alla mia amministrazione e tifare per un ritorno ad un commissariamento pre-elezioni, pur conoscendo gli effetti deleteri che ciò potrebbe comportare. Un’opposizione che ha governato per decenni, lasciando un comune privo di qualsiasi programma di sviluppo che fosse lungimirante ed a lungo termine, con gli unici fantasiosi progetti, che in realtà tali non sono nemmeno mai stati, delle terme e dell’autodromo, vera e propria fantascienza.
E, cosa più grave di ogni altra, l’attuale minoranza non è altro che l’espressione della causa primaria dei debiti milionari accumulati nel corso dei precedenti anni e che hanno condotto il paese nello stato attuale, gravemente limitato nelle possibilità di investimento e sviluppo.
L’opposizione si dice scandalizzata dalla variazione di bilancio di euro 70.000 approvata nell’ultimo consiglio comunale. A loro giudizio questa avrebbe arrecato un danno al diritto all’istruzione e alle scuole; nessuno scandalo invece essa ha rilevato, né alcun accenno è stato fatto su quella gravosa variazione di bilancio di euro 334000 che si è resa necessaria nelle ultime settimane. Devo a questo punto essere io a rammentarne il motivo, dato che all’opposizione sembra essere sfuggito: una causa legale, persa, avente ad oggetto un bene usurpato dalle precedenti amministrazioni con un valore da contenzioso derivante da diverse sentenze che nel 2005 era pari ad euro 25.000 e che ha prodotto una condanna al risarcimento del danno per euro 334000 nel 2018: senza che nessuno abbia mai mosso un dito né tantomeno preso in considerazione prima del tempo la possibilità di un accordo transattivo che avrebbe sicuramente posto fine alla questione con notevole risparmio per le casse comunali.
Mi sento in dovere di spiegarlo ai cittadini e di far comprendere loro quanto vengano strumentalizzate alcune questioni e ignorate delle altre.
Ma arriviamo a questo punto a parlare delle famose €70000 oggetto della variazione di bilancio dell’ultimo consiglio comunale e di come si è deciso di impiegarle: si tratta di somme destinate ad interventi su beni immobili del patrimonio pubblico non inserite in altre programmazioni di spesa. In sostanza tali risorse non sono assolutamente destinabili ad interventi strutturali sugli edifici scolastici.
Ci si è quindi concentrati sulla possibilità di utilizzarli per la realizzazione dell’ impianto antincendio della scuola dell’infanzia e per la realizzazione del COC (Centro Operativo Comunale).
Considerate che l’immobile che ospita la nostra scuola dell’infanzia è privo dell’impianto antincendio e che per lo stesso era stata precedentemente prevista una spesa di circa 30/40mila euro come da programmazione economica esistente ma senza aver finora richiesto alcun finanziamento. Ho pertanto preliminarmente promosso e presieduto un tavolo tecnico al quale hanno partecipato i Vigili del Fuoco del comando di Teramo.
Si è giunti alla conclusione che per realizzare l’intervento è sufficiente la posa di un contatore Ruzzo necessario per l’attacco di un’autopompa: ciò comporterà una spesa di circa €3000 e nessun ulteriore aggravio per manutenzioni programmate che diversamente avrebbero prodotto un esborso di circa €6000 annue.
Il risultato di quanto appena detto è che non avremo necessità di spendere le previste 30 €40000 ma saranno sufficienti circa €3000.
Cosa ha prodotto tutto ciò?
Semplicemente la possibilità di utilizzare la quasi totalità delle €70000 disponibili per interventi sul patrimonio pubblico per la realizzazione del Centro Operativo Comunale.
Presso il COC saranno presenti le organizzazioni operanti in situazioni emergenziali di livello regionale. E mi riferisco al Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico CNSAS, alla PIVEC, agli scout, ai radioamatori ed altre associazioni, che potranno così assicurare una presenza costante sul nostro territorio.
Vi garantisco, e qui mi rivolgo ai miei concittadini, che mi risulta difficilmente comprensibile, alla luce di quanto ho tenuto a precisare finora, come si possa giungere a pensare che l’intenzione del primo cittadino e dei consiglieri di maggioranza non sia quella di mantenere come obiettivo primario l’utilizzo oculato delle risorse disponibili peraltro investendole nella sicurezza.
Per finire, solo un breve accenno alla presentazione delle mozioni da parte delle opposizioni sulle quali non mancherò di essere più preciso nei prossimi giorni: ridondanti, come al solito, argomenti già in parte abbondantemente dibattuti in precedenti consigli. Mi sento solo di ribadire un invito ad approfondire le questioni esaminando con maggiore attenzione e minuzia le carte a disposizione presso gli uffici competenti prima di accusare anche gli stessi, oltre che il sottoscritto, di aver commesso delle irregolarità.
Per l’ennesima volta ho prova della superficialità delle opposizioni che con la consueta mediocrità si dimostrano solo interessate alla distorsione dei fatti allo scopo di “fare notizia”, perfino arrivando ad ignorare volutamente la sostanza di interventi volti alla tutela e alla sicurezza dei cittadini.
Il Sindaco Mario Ennio Facciolini