PESCARA – Confartigianato Abruzzo prende atto delle tante reazioni rispetto alla diffusione dei dati elaborati dal Centro Studi nazionale della nostra Confederazione in merito all’andamento del turismo in Italia e in particolare nella nostra regione.
Nessuno nega che negli anni, in Abruzzo, siano stati compiuti dei passi avanti, ma al tempo stesso abbiamo ritenuto opportuno fornire un contributo che fungesse da stimolo, a tutti i soggetti coinvolti, affinché si raddoppino gli sforzi, nell’interesse comune di tutte le categorie che formano il tessuto produttivo della regione.
Teniamo a precisare, essendo i dati al centro dello studio riferiti al 2018, che le nostre considerazioni non intendevano in nessun modo porre sotto accusa l’operato della nuova amministrazione regionale, che si è insediata da pochi mesi e che dunque non ha ancora avuto il tempo per incidere a fondo sulle politiche del turismo. Inoltre registriamo, con soddisfazione e fiducia, le dichiarazioni di autorevoli esponenti della giunta regionale in merito all’impegno che la nuova amministrazione regionale sta profondendo per invertire la rotta.
Infine teniamo a rassicurare alcune associazioni di categoria, che hanno percepito il nostro studio come una indebita invasione di campo, che il nostro intento non era in alcun modo quello di oscurare o criticare il loro lavoro. Rilanciamo l’invito ad intensificare la collaborazione tra le varie realtà che rappresentano il tessuto produttivo abruzzese, ma teniamo anche a sottolineare che il comparto del turismo non rappresenta una prerogativa esclusiva degli albergatori, che pure rivestono un ruolo di primo piano nell’ambito del settore: il turismo, con il suo vasto indotto, è uno dei principali motori dell’economia abruzzese, autentico volano per lo sviluppo delle nostre aziende artigiane e non solo, e come tale è patrimonio dell’intera comunità abruzzese.
(foto News Town)