Difensore centrale di centonovanta centimetri d’altezza, originario di Venaria Reale (TO) e prossimo ai 25 anni, si è legato al sodalizio biancorosso fino al 30 giugno 2021. Tutte tra i “Pro” le sue esperienze pregresse, iniziate con il Cuneo nel 2013/14, proseguite con la stagione e mezza vissuta a Pavia e quella successiva con il Mantova, fino al recente biennio sempre con la casacca del Cuneo, per quasi centotrenta presenze complessive. «Avevo altre trattative in corso – le sue prime dichiarazioni da giocatore del Diavolo – ma il Teramo è stata la società più rapida nel voler chiudere l’accordo e senza tentennamenti. Mi hanno fatto senz’altro scoccare la scintilla l’ambizione del club e la levatura del tecnico Tedino, un allenatore certamente di categoria superiore. Conosco poi la passione della città e so che, con un simile progetto, Teramo non ha nulla da invidiare ad altre piazze blasonate della terza serie nazionale. È stato mio fratello maggiore, anche lui con una carriera professionistica pluriennale alle spalle, ad avvicinarmi al calcio giocato: ho iniziato nel Pinerolo come centrocampista, per poi trasferirmi negli Allievi Nazionali alla Canavese, dove mi fecero scivolare qualche metro dietro in quello che è il mio ruolo attuale di centrale difensivo, consolidato poi nella Primavera del Torino grazie agli insegnamenti tattici di mister Longo, da cui ho avuto la fortuna di apprendere molto. Ho già affrontato il Teramo al “Bonolis” (nella vittoria conseguita nel 2016/17, ndr)con la maglia del Mantova. Rivolgendomi al mio nuovo pubblico, posso solo dire che in presenza di una rosa rinnovata e di diverse rivali accreditate, ci sarà molto da lavorare, ma applicandoci quotidianamente in silenzio e con tanta umiltà potremmo toglierci belle soddisfazioni a fine anno».