GIULIANOVA – A partire dal prossimo 6 luglio la sede di Giulianova del Gruppo Medico D’Archivio in via G. Galilei n.59, recentemente ristrutturata ed ampliata, ospiterà un allestimento esclusivo dell’artista Giuseppe Stampone, nato nel 1974 in Francia, a Cluses, ma di origini abruzzesi ed operante tra Roma, New York e Bruxelles.
Si tratta di 113 quadri raffiguranti le bandiere degli Stati o degli Enti ai quali, dal 1901, è stato assegnato il premio Nobel per la Pace. Esposte dall’11 ottobre 2014 all’11 gennaio 2015 nell’Istituto Nazionale per la Grafica di Roma in occasione della personale Odio gli indifferenti curata da Raffaele Gavarro e Antonella Renzitti, le opere troveranno collocazione nella struttura giuliese assecondando così un desiderio espresso dal dott. Claudio D’Archivio, amico e conterraneo dell’artista e da anni impegnato in una attenta opera di divulgazione e valorizzazione dei giacimenti culturali locali.
«Queste mie opere, frutto di una ricerca che ho intrapreso a partire dal 2009, anno in cui fu annunciato il conferimento del premio Nobel per la Pace a Obama», dice Giuseppe Stampone, «rimandano ad un aspetto che ha esercitato su di me grande fascino. Mi ha sempre colpito infatti che il concetto di nazione venisse espresso con una bandiera, un elemento astratto, fatto da moduli geometrici, larghezza e altezza. I quali, appunto, diventano il segno di una Nazione».
Oltre a curare personalmente l’allestimento, Stampone ha inoltre garantito che durante la sua permanenza nel Centro medico realizzerà un nuovo quadro.
«Sono entusiasta dell’invito rivoltomi da Claudio D’Archivio, un serio professionista, un caro amico ma soprattutto un vero amante e sostenitore della cultura, in ogni sua declinazione» aggiunge Stampone. «Allestire la mostra in un luogo inconsueto come il suo Centro Medico dimostra una grande lungimiranza».
«Ho voluto sperimentare a Giulianova – aggiunge in proposito il dott. D’Archivio – ciò che viene praticato in molti luoghi d’Italia e nel resto del mondo. Le opere d’arte contemporanea, nel segno della contaminazione, sono infatti da tempo uscite dai musei e dalle gallerie per trovare collocazione in locali, hotel, ristoranti, studi professionali, edicole persino. In luoghi, quindi, per nulla tradizionali e caratterizzati dalla dimensione del quotidiano che così vengono a caricarsi di spessore culturale».
Impegnato sino al 16 giugno scorso nella kermesse udinese “L’Età del rimedio”, il programma d’incontri, dibattiti e mostre a cura di Isabella e Tiziana Pers, Elda e Giovanna Felluga e presente con le sue opere nella Galleria dell’Accademia di Belle Arti di Macerata per la mostra, tuttora in corso, Men, Only Men, Simply Men curata da Antonello Tolve, Stampone dal 20 luglio sarà a Prizren, nel Kosovo, per la seconda edizione di Autostrada Biennale a cura di Giacinto Di Pietrantonio.
La sua produzione artistica spazia da installazioni multimediali e video a disegni realizzati con la penna Bic, una tecnica comune in molti dei suoi progetti. Stampone è inoltre il fondatore del Progetto Solstizio, realizzato in collaborazione con l’Unione europea e sviluppato in diversi Paesi del mondo.