TERAMO – La Segreteria provinciale di Teramo della FIADEL, Federazione Italiana Dipendenti Enti Locali – Organizzazione Sindacale Autonoma nel campo delle imprese e delle società esercenti i servizi ambientali, vuole puntare l’attenzione sul modus operandi con il quale viene gestito il servizio dei rifiuti, della raccolta, del trasporto e dello spazzamento del suolo pubblico in provincia di Teramo.
Mentre nelle altre provincie abruzzesi, dopo l’approvazione dell’AGIR (Autorità per la gestione integrata dei rifiuti urbani) in ambito
Regionale, le società di gestione, raccolta, spazzamento e trasporto rifiuti sono già tutte a capitale pubblico, in provincia di Teramo invece esistono tutta una serie di società miste, pubblico-private, che rappresentano delle “anomalie” tutte locali.
Nel primo caso, ovvero in presenza di società a capitale pubblico, il servizio risulta infatti migliore, più efficiente e puntuale, tutto il capitale viene reinvestito per migliorare i servizi e per abbattere i costi di servizio e le tasse ai cittadini ed ai lavoratori viene applicato il contratto nazionale di settore. Nel secondo caso, ovvero con società miste, si registrano invece sempre maggiori problemi nella gestione e nella qualità del servizio, le tariffe restano alte ed i lavoratori, in molti casi, si vedono applicate dalle aziende i contratti nazionali multiservizi di cooperativa, con meno tutele per i dipendenti e costi più bassi rispetto a quelli del CCNL FiseAssoambiente.
A tal proposito la Segreteria provinciale di Teramo della FIADEL si chiede come mai, in provincia di Teramo, si continui a preferire questo modello di società pubblico privata malgrado le indicazioni dell’AGIR vadano in ben altra direzione e la qualità, i
costi dei servizi ed il trattamento dei dipendenti siano peggiori rispetto alle altre provincie che invece applicano le norme e hanno società a capitale pubblico.
La Segreteria provinciale di Teramo della FIADEL ricorda inoltre che, tra le attività svolte dal sindacato, c’è anche quella del controllo e del monitoraggio delle tariffe che vengono imposte alla collettività e che, nelle altre provincie abruzzesi, dove le società di gestione, raccolta, spazzamento e trasporto rifiuti sono tutte a capitale pubblico, queste sono in media più basse rispetto alla provincia di Teramo. Altro tema che sta ovviamente a cuore è quello della salute dei lavoratori e, anche in questo caso, la differenza nella raccolta differenziata spinta tra società completamente pubbliche e società a capitale privato è netta: nel primo caso si fanno investimenti
tecnologici, sui mezzi e sull’aumento del personale, per venire incontro ai lavoratori e rendere il loro operato sempre più sicuro; purtroppo invece, nel secondo caso, si registrano dei gravi ritardi nel miglioramento delle condizioni di lavoro dei
dipendenti.
Secondo la FIADEL, vista l’attuale situazione molto parcellizzata sul territorio teramano (dove solo il Mo.Te. ha una gestione completamente pubblica) ed i problemi emersi negli ultimi anni, una buona via di mezzo, in attesa di applicare a pieno quanto previsto dall’AGIR per i comuni abruzzesi, è quella della cosiddetta società in house, con l’obiettivo nel medio periodo di migliorare le condizioni di lavoro e contrattuali di lavoro, rendere migliore l’efficienza del servizio ed abbassare i costi delle tariffe.

Massimo Di Carlo – Segretario provinciale FIADEL