TERAMO – Il Coordinamento dei comitati di quartieri interviene sulla vicenda Teramo Ambiente. In una nota il presidente Domenico Bucciarelli sottolinea come “le problematiche che attengono alla Team spa non dipendano solo ed esclusivamente dalla mancata formalizzazione della nomina del nuovo Presidente ma dalle tante problematiche che attengono i fondamentali del suo bilancio.
Per questa via occorrerebbe procedere ad una rivisitazione delle parti più significative dei conti economici e patrimoniali attraverso un piano di risanamento e ristrutturazione che possa migliorarne sia la qualità dei servizi resi che l’economicità dei tanti costi inutili, in modo che l’azienda possa ridiventare competitiva.
Da un esame del suo bilancio appaiono evidenti alcune criticità che hanno urgente necessità di essere migliorate. In un’azienda il costo deve essere visto come risorsa, quindi non dovrebbero esistere costi inutili, ma costi il cui sostenimento deve essere legato ad una specifica finalità aziendale. Purtroppo nella Team spa esistono costi di struttura (così detti fissi) abbastanza significativi che incidono sul bilancio prescindendo dalla quantità dei ricavi prodotti. Nello specifico attengono a quelli legati alla pianta organica (dipendenti amministrativi pari a n.50 unità), alle ingiustificate esternalizzazioni ed alla vetustà dei mezzi di produzione.
Occorrerebbe mettere mano ad una strategia che possa determinare un miglioramento degli elementi contabili sopra evidenziati, in modo che la gestione possa essere riallineata entro parametri aziendali in linea con le altre aziende dello specifico settore.
E’ urgente procedere per questa via altrimenti la curatela fallimentare interesserà anche la parte pubblica della Tea spa, con gravi ripercussioni sulla città di Teramo, già duramente colpita dai tanti eventi negativi. Senza indugio occorre che il socio di maggioranza proceda all’azzeramento del Cda della società per poi attuare un piano di risanamento che passi attraverso una rivisitazione delle poste patrimoniali ed economiche a più alta criticità.”