Reti sequestrate e pesce donato in beneficenza in varie operazione portate a termine nelle ultime ore dalla Guardia Costiera di Pescara fra Abruzzo e Molise. In particolare nella zona ad est della Fossa di Pomo, a circa 25 miglia dalla costa, dove ha fermato e sottoposto ad un controllo un motopeschereccio. All’esito è stato riscontrato che a bordo c’era una rete tipo palangaro, con 1280 ami e pesi in cemento, non a norma di legge, che è stata sequestrata. Il comandante del peschereccio è stato multato con una sanzione amministrativa di 2mila euro.
Posto sotto sequestro, da parte dei militari, anche il pescato rinvenuto, e in particolare gallinelle, naselli, pesci san pietro, per un totale di 180 kg, che, in quanto pesce ancora
fresco e di pregio è stato donato in beneficenza ad associazioni onlus caritatevoli che si occupano di somministrare pasti caldi alle persone indigenti. Nel corso di un’altra operazione la
Guardia Costiera ha sequestrato diverse reti da posta e cestelli abusivi, e posizionati senza i segnali identificativi, contravvenendo alle disposizioni di Legge, ma anche pericolosi
per la navigazione.
Oltre 35 kg di pesce sequestrato, 25 illeciti amministrativi, reti da pesca requisite insieme a 100 attrezzi sono invece i numeri di una serie di controlli, messi in atto dalla Capitaneria di porto di Termoli (Campobasso) per il contrasto alla pesca abusiva e per la tutela dei consumatori, con verbali elevati per un ammontare complessivo di 58mila euro. Anche la Guardia Costiera di Giulianova, nei giorni scorsi aveva provveduto al sequestro di 50 chili di pesce nella cucina di uno chalet di Tortoreto , comminando una sanzione al titolare dello stabilimento di 1.500 euro. (ANSA).