TERAMO – Il primo emendamento presentato dal neo consigliere pentastellato Ivan Verzilli è stato respinto ma ha lasciato qualche strascico politico. La sua è stata una dura presa di posizione contro chi all’epoca votò a favore della fusione della Camera di Commercio di Teramo con L’Aquila, contro un certa parte politica di centro-sinistra. Spiccano le astensioni dei gruppi civici di maggioranza, Teramo 3.0 e Teramo Vive che evidentemente, praticamente in sintonia con quanto affermato da Verzillii, non si sono poutu politicamente permettere di votare a favore. Spicca anche l’astensione della Capogruppo del M5S Pina Ciammariconi che ha ritenuto di non votare a favore.
TERAMO – Un emendamento, presentato (e respinto a maggioranza) all’ordine del giorno sulla richiesta di sospensione della fusione della Camera di Commercio ha acceso la polemica in Consiglio comunale. L’emendamento è stato presentato dal consigliere del M5S Ivan Verzilli, chiedendo un’assunzione di responsabilità in riferimento a quanto avvenuto tre anni or sono. “Sono i soggetti che hanno voluto la fusione che dovrebbero dimettersi” – dice Verzilli riferendosi all’attuale Presidente della Camera di Commercio Gloriano Lanciotti ma non solo. E’ una critica politca al PD e al centro-sinistra, raccolto anche dai gruppi civici di maggioranza: Teramo 3.0 e Teramo Vive che si sono astenuti. Ma si è astenuta anche la capogruppo 5 Stelle Pina Ciammariconi.