Questione di ore e poi si saprà se con Emilio Capaldi un altro tassello della società sarà stato ben incastonato: resta incerto il DG in carica del Teramo Calcio, incerto se accettare un ruolo diverso e meno prestigioso dell’attuale, pur conservando le stesse operatività. Non ha più molto tempo, però: diciamo che in giornata dovrà essere fumata bianca o nera, in fondo la presentazione ufficiale di una notizia non notizia perché già stra-ufficiale nei fatti, quella di Andrea Jaconi Direttore Generale per i prossimi 2 o 3 anni, sarebbe stata programmata, per taluni traslata, a lunedì, proprio per l’attuale situazione di stand-by. A tal proposito Sandro Federico un abboccamento con il Segretario del S.N. Notaresco, Massimo Spinozzi (anche lui giuliese, anche lui bravissimo ma scevro delle competenze della burocrazia professionistica), l’ha avuto: nulla di che, ma è normale che la società biancorossa debba prendere in seria considerazione una soluzione alternativa all’attuale. In questo clima di incertezza, il dirigente marsicano è combattuto: sa che da un lato, accettando, potrebbe operare bene ed in tutta tranquillità come mai negli ultimi due anni, ma dall’altro, pur riconoscendo alla proprietà il sacrosanto diritto di fare le proprie, insindacabili scelte, continua a scontrarsi con il proprio orgoglio professionale. E’ tutto comprensibile: resta da chiedersi se a vincere sarà la logica di chi è prossimo alla pensione, o meno.