“C’è un effetto importante, in Abruzzo come altrove, ovvero quello anti-evasione. Chi lavora in nero e ha redditi nascosti ha molta reticenza a presentare la domande”. Così il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, da marzo scorso successore di Tito Boeri, parlando all’Aquila, in un convegno sulla povertà in Abruzzo, del reddito di cittadinanza. “Una cosa è dichiarare redditi più bassi per evadere le tasse, un’altra è farlo per ottenere anche prestazioni assistenziali – ha spiegato ancora -. Le persone ci stanno pensando due volte. C’è chi viene a chiedere ‘che succede se mi scoprono?’. Le norme prevedono reati penali per i beneficiari e amministrativi per le imprese, che rischiano molto. Il reddito permette di spingere nell’ottica dell’emersione dell’evasione –
ha concluso. “L’Abruzzo ha circa 30 mila domande per il reddito di cittadinanza. Il Friuli Venezia Giulia, che ha una popolazione simile, ne ha 12 mila, sebbene anche lì si siano scoperte sacche di povertà”. Così il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, da marzo scorso successore di Tito Boeri, intervenendo al convegno “Il contrasto alla povertà in Abruzzo: analisi, sinergie, progetti” che si è
svolto all’Aquila. L’Istituto di previdenza è stato presente anche con la direttrice generale aquilana, Gabriella Di Michele, ed altri alti dirigenti. (ANSA).