Michele Mignani, ex Siena, genovese di 47 anni, ex Olbia e nelle ultime due stagioni in Toscana, è altro allenatore gradito al Teramo e che rientra nella rosa dei papabili. Tecnico che predilige il 4-3-3, nelle 84 gare alla guida del Siena, ha viaggiato ad una media di 1,69 punti/gara (64 punti dopo la disputa di un campionato a 20 squadre), ma anche ad Olbia era stato vicino, con una media da 59 punti finali. Ha il contratto scaduto e non rinnovato per volere tra le parti, al contrario di Alessio Dionisi, altro profilo “monitorato” ma vincolato all’Imolese per ulteriori tre stagioni. E’ ovvio che la società biancorossa ha altre priorità, in questi giorni, ma è inevitabile che si stia muovendo con molta discrezione almeno in quella che sarà la prima scelta, la più importante, che implicitamente escluderebbe la conferma di Agenore Maurizi, vincolato al sodalizio teramano con un contratto rinnovato anzitempo e che destò scalpore quando fu reso noto dalla stampa, non per i valori del tecnico di Colleferro, ma perché arrivò in una fase della stagione (Gennaio 2019) nella quale davvero non esisteva una sola, plausibile logica, in quell’ottica. Intanto il procuratore Giovanni Tateo, agente di Lorenzo De Grazia, rende noto che al calciatore in forza al Teramo e non contrattualizzato, sarebbero interessate il Cittadella in Serie B e la Ternana e l’Albinoleffe in Serie C”. Ma potrebbero trattarsi anche di semplici “azioni estive”.