GIULIANOVA – “Ripartirò dal basso,  dai più deboli, come promesso in campagna elettorale: incontrerò  le associazioni di volontariato e benefiche perché hanno bisogno  di sentire un comune e un sindaco vicino, da troppo tempo senza  istituzione al fianco”. Sono queste le prima parole pronunciate dal neo sindaco di  Giulianova, Jwan Costantini, dopo il vittorioso spoglio  delle schede del ballottaggio che ne ha sancito l’elezione a  primo cittadino. Costantini, candidato per una coalizione  civica, che ha battuto l’avversario del centrodestra Pietro Tribuiani per appena 59 voti, nella notte, dopo l’ufficialità del risultato, ha raggiunto la sede del Municipio dove a  riceverlo c’era il commissario prefettizio Eugenio Soldà, e ha  salutato i suoi candidati e gli eletti all’interno della sala  consiliare, indossando la fascia tricolore. “Questi 60 voti – ha detto Costantini -, ci permetteranno di  regalare una città diversa e di far comprendere ai cittadini che se un’idea è giusta, essa non deve avere colore politico. Abbiamo fatto un’impresa – ha aggiunto -, da oggi Giulianova si  autodetermina, non prenderà indicazioni dall’altro ma partirà dal basso: per la prima volta in questa città un polo civico  vince in doppio turno. Onore della armi al nostro avversario, noi non ci arroccheremo sulla nostra maggioranza. Non saremo nè  la destra, nè la sinistra”. Complimenti a Costantini sono giunti anche dal suo avversario, Pietro Tribuiani, candidato della Lega sostenuto  anche da Fratelli d’Italia, Forza Italia e Movimento Idea, il  quale ha definito “importante al di là di ogni aspettativa” il  risultato ottenuto. Rispetto al primo turno, Costantini ha  aumentato le sue preferenze da 4.050 a 4.678 (+628), Tribuiani  da 3.783 a 4.619 (+836). In Consiglio la coalizione vincente  conquista 10 seggi, a Tribuiani ne spettano tre, così come al  candidato sindaco Franco Arboretti – cui è sfuggito per un  soffio il ballottaggio – e a due forze della sua coalizione di  centrosinistra. (ANSA)