L’Italia sarà sempre a fianco dell’Africa». Queste le parole, dalla Sala Capitolare di Palazzo Minerva del Senato della Repubblica, con cui il Viceministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Emanuela Del Re, ha commentato stamani la presentazione della Conferenza dei Rettori delle Università Africane in programma a Teramo il prossimo 21 giugno 2019. L’evento si inserirà nell’ambito della Seconda edizione del Forum Internazionale del Gran Sasso, promosso dal Vescovo della Diocesi di Teramo-Atri, Monsignor Lorenzo Leuzzi, che animerà l’Ateneo abruzzese dal 20 al 22 giugno con un vasto programma multidisciplinare sul tema “La prevenzione: una nuova via per lo sviluppo”.
E proprio sul concetto di prevenzione in trentacinque – tra Rettori, Vice Cancellieri e Presidenti di Università africane – saranno chiamati a confrontarsi. Titolo della tavola sarà “Tutela del patrimonio culturale e naturale e risorse attraverso la prevenzione: professioni presenti e future”.
«Ridaremo entusiasmo e slancio alla cooperazione intesa come nuova progettualità sociale e non come assistenzialismo» ha dichiarato Monsignor Lorenzo Leuzzi. «Senza cultura della prevenzione – ha proseguito il presule – non ci può essere tale progettualità».
Durante la presentazione il Direttore Generale dell’ICCROM (Centro internazionale di studi
per la conservazione ed il restauro dei beni culturali) Webber Ndoro, ha annunciato che in occasione della Conferenza dei Rettori Africani sarà presentato il programma Youth Heritage Africa. “Con i giovani che ora costituiscono oltre la metà della popolazione in Africa, noi, in quanto luoghi di apprendimento, dobbiamo essere pronti a fornire agli studenti gli strumenti di cui hanno bisogno per prendersi cura del loro ambiente culturale e naturale e guadagnarsi da vivere nel modo più sostenibile. È per questo motivo che dobbiamo ripensare alle professioni che circondano la prevenzione e la conservazione e cercare nuove opportunità. L’Africa può essere apripista”.
Il Rettore dell’Università di Teramo, Dino Mastrocola, ha indicato nuove prospettive per la cooperazione universitaria. «È necessario lavorare su percorsi di formazione comuni, non unilaterali, come in passato, ma bilaterali. L’Africa rappresenta un’opportunità formativa anche per i nostri studenti. La via da seguire è quella del double degree».
La prevenzione è stata al centro anche dell’intervento di Giorgio Marrapodi, Direttore Generale della Cooperazione allo Sviluppo del Ministero per gli Affari esteri. «Prevenire le crisi è uno degli obiettivi principali per un diplomatico, nonché strada maestra per la costruzione di società pacifiche».