TERAMO – Il Consiglio comunale sul Bilancio si è aperto con un’ apposita richiesta, da parte dei gruppi di minoranza, di un parere ammministrativo del Segretario generale sulla regolarità della verbalizzazione della commissione consiliare sul Bilancio del 30 maggio scorso. L’oggetto del contendere è stata la sottoscrizione del verbale di commissione, dove è venuta a mancare la presenza del Presidente Flavio Bartolini. Nella fattispecie la contestazione era dovuta alla legittimità di firma del consigliere Maurizio Verna, tra l’altro non appartenente alla Commissione, il quale era andato a sostituire Bartolini. L’Assise civica su questa diatriba è stata sospesa per oltre 30 minuti.
La Segretaria generale dopo attenta analisi è arrivata alla determinazione che Maurizio Verna aveva titolo di firmare al posto di Flavio Bartolini, andato via durante la seduta di commisione per impegni improrogabili.
Appreso che non ci sarebbe stata nessuna illegittimità, l’assise civica è dunque proseguita con gli inteventi dei consiglieri di opposizione incentrati sui numeri del Bilancio e i temi irrisolti come piazza Dante, via Longo, la Team e altro.
Il consigliere Franco Fracassa ha successivamente accennato alla richiesta di accesso agli atti di documenti inerenti al bilancio, facendo riferimento alla devoluzione: ovvero a tutti i mutui e i residui recuperati dalla Cassa depositi e prestiti. “Una somma rimasta da diverso tempo, bisognerebbe capire perchè sia rimasta in sospeso per tanti anni”. Nel successivo intervento il consigliere Andrea Core ha definito come clamoroso autogol le dichiarazioni di Fracassa.