Qualsiasi elemento dovesse suonare da “disturbo” al felice momento che il Teramo Calcio ed i suoi tifosi vivono in queste ore, sarebbe comprensibilmente “respinto”. Allora ci soffermiamo sulla fine di un’era e sull’auspicato inizio di un’altra; in fondo negli ultimi quattro lustri ed oltre, la gloriosa società biancorossa ha conosciuto soltanto due Presidenti, con Luciano Campitelli che, al contrario dell’amato-odiato predecessore, lascia in dotazione alla città la Serie C, avendo iniziato dalla Promozione regionale, nell’estate del 2008. Con lui lasceranno il calcio, da autentici signori quali sono, sia Luigi Di Battista, sia Mauro Schiappa, trattati comunque a “pesci in faccia”, avendo appreso delle evoluzioni ultime (da Palma compreso in poi, per essere precisi) soltanto dalla stampa. Non crediamo che abbia fatto loro piacere (anzi) che sia stato addirittura diramato un Comunicato Stampa da parte della società, quest’oggi e sempre a loro insaputa, che annuncia l’ingresso di un altro “uomo solo al comando“, quale sarà Franco Iachini. Ma li conosciamo bene, i due: non saranno certamente loro a mettere i bastoni tra le ruote alla città di Teramo, prim’ancora che al Teramo Calcio: sono amareggiati, certo, ma alla fine lasceranno strada. Due parole in più le spendiamo, invece, per il manager sportivo Francesco Quintiliani, che non abbiamo avuto il piacere di conoscere personalmente e che, come anticipato, non è uomo che farà la “guerra”, soprattutto per chi dà calci ad un pallone. Chissà se a qualcuno, nell’imminente futuro, verrà in mente di conoscerlo e di parlarci? Questo a prescindere dal diritto di prelazione sottoscritto con il Teramo Calcio per l’acquisto oneroso di quote che, il vecchio Presidente o il futuro, risolveranno in qualche maniera. Quel che ci ha stupito, comunque, è stata la rapidità con la quale la trattativa si sarebbe conclusa, perché, per ammissione anche di Iachini, qualche giorno di tempo sarebbe dovuto intercorrere. Meglio così, comunque: dobbiamo credere, e lo crediamo, che “le firme” dal notaio (tutte le firme, come detto), saranno una pura formalità. Non si spiegherebbe nulla, altrimenti.