Capita che sia la perdita di una persona meravigliosa, di un grande uomo, di un critico d’arte, di un illuminato a far riflettere sulle orme che segnano e raccontano il nostro cammino, a ricordarne l’importanza, e realizzare quanto fitte siano state le tracce da lui lasciate durante la sua bella e amata vita nell’arte, nella cultura, nella didattica e nell’amicizia che riusciva magicamente a creare e mantenere nel tempo. Nerio Rosa era un esteta, un amante del bello con l’entusiasmo di un bambino; riusciva ad esplicare la sua cultura immensa in forme talmente sublimi da generare capolavori di sperimentazione didattica. Fu un preside innovatore, capace di travalicare i confini dei programmi ministeriali, e condurre i suoi alunni verso i nuovi orizzonti della ricerca artistica. Credo non esista nessuno studente del Liceo Artistico di quei tempi che non l’abbia amato, e che non abbia trovato in lui una guida, ed una grande opportunità di crescita personale e culturale.
Ho avuto il privilegio di passare del tempo insieme a lui in questo ultimo anno, l’onore di ascoltare le sue lucide e arricchenti analisi sulla nostra storia e la nostra cultura e di godere dei suoi quotidiani messaggi whatsapp, intrisi di intelligente ironia e di educata familiarità. Caro Nerio, con il cuore gonfio di nostalgia e tristezza, ricorderò per sempre la gioia espressa nei tuoi bellissimi occhi azzurri davanti al vassoio di bocconotti della Maison du Gateau.?
Con te si spegne un amico caro e affettuoso, un signore e un gentiluomo, e un faro della vita culturale teramana.
Luciana Del Grande