Scortava la Croma bianca sulla quale morirono il Giudice Giovanni Falcone e la moglie Francesca Morvillo. In occasione del 27 anniversario della strage di Capaci, i resti di quell’auto, ora conservati in una teca-monumento itinerante presso la Scuola allievi agenti di Polizia di Peschiera del Garda, sono tornati in Abruzzo per 4 giorni di sensibilizzazione e le cerimonie di commemorazione. Ha ragione il giudice Leonardo Guarnotta – che divideva la stanza con Giovanni Falcone nel bunker del tribunale di Palermo – si è trattata “della più grande manifestazione antimafia mai svolta in Abruzzo, in centro Italia. Dove altri fanno fatica a riempire delle sale dei Comuni a Pescara e Teramo e Montesilvano questi giovani e meno giovani, cittadini di tutte lke età hanno riempito delle grandi piazze. Per 4 giorni sembra essere tornati ai giorni dei lenzuoli bianchi. Per 4 giorni grazie al Premio Borsellino si è tornato a respirare il fresco promufo di libertà. Siamo tornati a quei giorni in cui Giovanni poteva affermare che la gente faceva il tifo per noi”. Quattro giornate che hanno testimoniato l’impegno e l’attenzioni di tutte le Istituzioni al fenomeno mafioso anche nella Regione Abruzzo. Più di 20mila persone dal 9 al 12 maggio sono scesi nelle piazze di Pescara, Teramo, Montesilvano per rendere omaggio alle vittime delle mafie nel 27° anniversario della strage di Capaci. L’Abruzzo si è inchinato davanti all’auto della scorta di Giovanni Falcone nelle 4 giornate del ricordo della stragi di Capaci organizzate dal 24° Premio Borsellino. Tantissimi studenti delle 20 scuole coinvolte nel progetto educativo del Premio tutto l’anno, tanti giovani e giovanissimi, tanti cittadini di ogni età. Alla manifestazione perfettamente organizzata dalla presidente della associazione “Falcone e Borsellino” Gabriella Sperandio, coordinata in ogni aspetto dalla volontaria Maria Dalia Pilato con il supporto della sempre splendida Dirigente scolastica Alessandra Di Pietro sono intervenuti tanti illustri ospiti, tra i quali ricordiamo solo il Procuratore nazionale antimafia Cafiero De Raho (garante del Premio Borsellino) , il vice capo della Polizia Luigi Savina (da quest’anno Presidente del Premio Borsellino), i principali vertici della magistratura abruzzese tra cui Mennini e Francabandera, tre Prefetti e tre Questori di Teramo, Chieti e Pescara, il generale Carlo Cerrina generale comandante della Legione carabiniere Abruzzo e i colonnelli Riscaldati e Naselli, e tanti testimoni come Tina Montinaro moglie del caposcorta di Falcone, Leonardo Guardotta magistrato che con Falcone divideva la stanza in tribunale a Palermo, don Aniello Manganiello da Scampia con i Vescovi Leuzzi e Valentinetti, Luigi Leonardi testimone di giustizia con Angiolo Pellegrino generale dell’arma e braccio destro di Falcone, lo scrittore Leonelli e l’artista Valentino Giampaoli,. Con loro gruppi religiosi, le associazioni genitori, i ragazzi di Zanni e Rancitelli, tanti scout in divisa, associazioni di combattenti, mutilati, Fidas, Rotary, Lyons, Fidapa. Quest’anno tutto è stato reso più imponente e coinvolgente da un imponente coro del Premio composto da 120 studenti di vari istituti scolastici teramani, magistralmente guidato dalla maestra di canto Francesca Martinelli, e dalla voce splendida della soprano Cristina Casillo che hanno fatto tremare i cuori e riscosso grandi applausi. Le giornate anche quest’anno sono state magistralmente condotte “from the faces of the award” Alessandra Angelucci e Graziano Fabrizi, docenti a Corropoli e Montesilvano. Ma soprattutto l’Abruzzo si è inchinato davanti alla “Quarto Savona 15”, la vettura della questura di Palermo che il 23 maggio 1992, a Capaci, sull’autostrada che collega Palermo a Mazara Del Vallo, saltò in aria con a bordo il capo scorta, Antonio Montinaro e i due agenti, Vito Schifani e Rocco Dicillo. Prossimi appuntamenti del Premio Borsellino Sabato 18 maggio al teatro Massimo di Pescara con il concerto dell’Orchestra Magica Musica; il 22 e 23 Maggio a Pescara e Roseto per le cerimonie del XXVII° anniversario di Capaci; il 29 maggio a Castelli con la cerimonia di inaugurazione del monumento “Il sorriso” dedicato a Falcone e Borsellino con la presenza di Maria Falcone, Luigi Savina e il presidente della commissione antimafia Nicola Morra.