TERAMO – Sei cause diverse, cinque andate a sentenza. Parliamo della vicenda del Corso/concorso dell’IZS e delle ultime due sentenze di ieri del Tribunale di Teramo, che ha condannato in primo grado l’Istituto a pagare, cumulativamente ad altre tre, oltre un milione di euro. Cinque ricorrenti in tutto, seguiti dall’avvocato Vincenzo De Nardis, che hanno vinto in primo grado la causa contro l’Istituto Zooprofilattico “Caporale”.
Le sentenze di ieri sono state decise dal Giudice Maria Rosaria Pietropaolo, le precedenti tre dal Giudice Daniela Matalucci. Una terza causa sarà invece discussa a settembre dal dottor Martegiani.
La vicenda, alquanto complessa, risale al 2001, sotto la gestione IZS di Vincenzo Caporale. Fu indetto il Corso/Concorso che doveva assumere dirigenti veterinari, biologi e laureti in farmacia, ma che alla fine vide oltre 40 persone assunte come “laureati addetti ai laboratori”, una qualifica incompatibile con il contratto collettivo nazionale. Insomma, i lavoratori si ritrovarono in una condizione contrattuale ibrida.
I concorsisti finali furono stabilizzati solo nel 2007 e, dopo alcuni anni in cui l’Istituto aveva cercato di trovare soluzioni in termini di compatibilità contrattuale, nel 2014, partì l’azione giudiziaria promossa dall’avvocato Vincenzo De Nardis, che portò avanti la causa per 8 laureati veterinari.
Un anno dopo, nel 2015, lo stesso IZS decise di fare causa ai suoi dipendenti, tra cui gli 8 veterinari in questione.
Nel frattempo per una parte dei biologi e dei laureati in farmacia, l’Istituto riuscì a trovare un accordo transattivo, trasformando la qualifica degli stessi: trasformazione che era inapplicabile invece per i dirigenti veterinari.
Le cause dei ricorrenti dell’avvocato De Nardis, dunque, sono andate avanti (tranne in due casi) e, come detto, per cinque di loro (due proprio ieri) è stata riconosciuto il danno subito, condannando l’IZS a pagare le somme derivanti dalle differenze retributive tra la mansione di “tecnico” e quella di “dirigente”.
“La sentenza di ieri, inoltre, risulta ancora più importante, per una ragione – spiega l’avvocato De Nardis – il Giudice Pietropaolo ha infatti riconosciuto come il rapporto di lavoro con l’Istituto fosse fin dall’inizio sotto la mansione di dirigente veterinario”.
“Le sentenze inoltre sono esecutive – spiega ancora – e cumulativamente superano di parecchio il un milione di euro”.
Dalle parte di Campo Boario, il commento è laconico. L’Istituto sicuramente ricorrerà in Apello. Le prime tre sentenze del resto sono già state appellate.