La “Quarto Savona 15” torna in Abruzzo in occasione del ricco programma delle cerimonie organizzate dal 24° “Premio Paolo Borsellino” per il XXVII Anniversario delle Stragi di Capaci e Via D’Amelio, che si svilupperanno in Abruzzo fino al 2 giugno tra incontri, libri , mostre, film per le scuole, concerti in piazza e al teatro Massimo di Pescara, manifestazioni in piazza.
La “Quarto savona 15”, è l’auto di scorta di Giovanni Falcone distrutta dall’esplosione di Capaci, dentro la quale furono trucidati i tre agenti Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani. E’ la memoria, è ricordo e anche speranza. E’la speranza che passa da un percorso di cultura e legalità realizzato da anni all’interno delle scuole e nei confronti di ragazzi che quel giorno non erano ancora nati.
A distanza di 27 anni dal tragico evento ancora oggi la vettura percorre chilometri per testimoniare la forza della legalità, nonostante sia stata colpita in pieno dalla deflagrazione di 600 chili di tritolo.
L’auto sarà esposta nelle cerimonie organizzate dal 24° Premio Borsellino: a TERAMO in piazza Martiri Giovedi 9 maggio (dalle 10 alle 18) ; a PESCARA in Piazza Salotto Venerdi 10 maggio (dalle 10 alle 21) ; a MONTESILVANO in Largo Venezuela Sabato 11 maggio (dalle 10 alle 13) ; a PESCARA in Piazza Salotto Domenica 12 maggio (dalle 10 alle 13)
Quell’auto è il simbolo di uno degli eventi più terribili della storia d’Italia. La Quarto Savona Quindici rappresenta un monito perenne per non dimenticare la strage di Capaci e tutte le vittime innocenti delle mafie. Uno dei simboli della memoria della strage e di lotta alla mafia: lo sfrontato manifesto di morte e terrore della mafia. Perché quel viaggio – in tutti questi anni – non si è mai interrotto, toccando altre città d’Italia grazie all’impegno dei familiari e della Polizia di Stato.
Nei giorni dell’esposizione promossa dal “Premio Borsellino”, circa 3000 studenti provenienti dalle scuole di tutto la regione; la vedova del caposcorta, Tina Montinaro; il prefetto Luigi Savina vice capo vicario della Polizia e presidente del 24° Premio Borsellino; il Procuratore nazionale antimafia Cafiero De Raho; il magistrato Leonardo Guarnotta già membro del pool con Falcone e Borsellino; il Presidente della Corte di appello Fabrizia Francabandera e il Procuratore generale Pietro Mennini in rappresentanza della magistratura abruzzese sempre molto presente alle iniziative del Premio Borsellino; i Prefetti delle città interessate Basilicata e Patrizi, il sacerdote anticamorra Don Aniello Manganiello, lo scrittore Giuseppe Leonelli; il Rettore dell’Università di Teramo Mastrocola e il Questore Francesco Misiti protagonista di importanti arresti di boss mafiosi in Sicilia e ancora molto sensibile alle tematiche dell’antimafia, con i Presidenti Filippo Lucci (Co.re.com) e Tommaso Navarra (Parco del Gran Sasso) da sempre attivi su queste tematiche, e numerosi altri ospiti.