TERAMO – La vicenda della messa in sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso, legata alla questione della viabilità con l’imminente chiusura del Traforo, è stato oggetto del Consiglio Provinciale odierno. E’ stato infatti sottoscritto un documento congiunto che sarà portato all’attenzione, domani mattina, dell’Assemblea dei Sindaci.

Per il Presidente Diego Di Bonaventura la provincia teramana è parte lesa, come lo sono i cittadini e anche il Ruzzo: servono azioni concrete e autorevolezza per farle valere e scongiurare sia la chiusura del Traforo del Gran Sasso sia la risoluzione dei problemi che mettono a rischio le falde acquifere. Nel documento c’è la richiesta dello stanziamento urgente dei 180 milioni e la rimozione delle sostanze pericolose. Inoltre è stato chiesto che si avii un tavolo di lavoro, con una figura del Governo che coordini il tutto e un sito per la trasparenza, affinché tutti i cittadini possano leggere gli elaborati e i documenti. In quanto al commissariamento nel documento non è considerata una priorità ma Di Bonaventura dice ” Ci può stare ma con un programma reale. Se serve a questo punto lo faccia un amministratore. Lo faccia il Presidente della Regione Abruzzo”. Di Bonaventura lancia anche una provocazione: “Se c’è bisogno, qualcuno si è mai chiesto se i Laboratori possano sospendere l’attività?”.