TORTORETO – Continua la lotta sindacale alla SELTA di Tortoreto, la fabbrica di telecomunicazioni che la proprietà ha deciso di chiudere sul territorio e che lasciato a casa ben 80 lavoratori con le proprie famiglie. Il 7 maggio prossimo, con inizio alle ore 9,00, la FIM CISL e la FIOM CGIL hanno deciso di convocare una Assemblea nei locali aziendali per concordare e perfezionare insieme a tutte le maestranze, le richieste da porre in discussione sul tavolo del MISE, per l’occasione convocato per il pomeriggio dello stesso giorno. All’Assemblea saranno presenti i Segretari Nazionali della FIM CISL Valerio D’Alò e della FIOM CGIL Fabio Palmieri.
“La SELTA di Tortoreto è un’azienda tecnologicamente molto evoluta”, dicono i Segretari FIM CISL e FIOM CGIL Marco Bocccanera e Mirco D’Ignazio, “ma nonostante ciò non regge la concorrenza spietata dei giganti delle telecomunicazioni che con le solite delocalizzazioni verso paesi economicamente svantaggiati trasferiscono le proprie produzioni per sfruttare il basso costo del fattore umano e ledono sin dalle fondamenta i principi generali della concorrenza leale. La volontà dei lavoratori è quella di trovare, con l’ausilio del tavolo tecnico costituito presso il MISE, delle forme di sostegno che permettano all’azienda tortoretana di tornare a produrre al più presto”.
Al termine dell’assemblea i Segretari Nazionali, insieme alle rappresentanze sindacali locali Boccanera e D’Ignazio hanno organizzato una conferenza stampa per illustrare strategie e richieste da porre sul tavolo di negoziazione. Poi tutti in macchina, insieme alle RSU Aziendali e ad una rappresentanza di lavoratori, alla volta di Roma per sedersi al MISE ed iniziare la complicata trattativa alla ricerca di una soluzione possibile che salvi il grande patrimonio di risorse umane e tecnologiche dell’unità produttiva e si torni finalmente a produrre.