TERAMO – Il Comune di Teramo diventerà protagonista attivo delle politiche del lavoro in città e in provincia. Prossimamente infatti sarà aperto uno Sportello del Lavoro specifico, per formare ed informare. Sarà l’approdo di una strategia, le cui basi hanno cominciato ad edificarsi da ieri nella sala conferenze dell’Arca, dove è andato in scena un confronto organizzato dal Consigliere comunale (capogruppo PD) Luca Pilotti e che ha visto la partecipazione come relatori del commercialista Remo Riccioni e dell’esperto di mercato Fabrizio Quarchioni.

Lo scopo dell’incontro, che è stato pensato tipo seminario breve, è stato quello di innescare un processo virtuoso, attraverso il quale far sì che l’ente Comune si dia una strategia per iniziare a diventare protagonista in tema di politiche attive di lavoro, superando la condizione che fino ad oggi esso ha avuto di “spettatore” in questo campo, favorendo invece e mettendo in campo politiche di formazione che facilitino l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.
Per fare questo abbiamo mettere in campo delle idee, volte a stimolare riflessioni – spiega Pilotti – per fare in modo che il Comune assuma un ruolo attivo e propositivo in tema di politiche del lavoro, non solo dando vita a specifici strumenti attraverso cui operare ma anche favorendo la creazione di azioni sinergiche con gli altri soggetti che operano in questo settore o che possono avere un ruolo in esso; pensiamo ad esempio ai CPI, all’Università, alle CCIAA, alle associazioni di categoria, ai sindacati o ad altre realtà tipo lo sportello giovani di orientamento universitario creato dalla Curia.”

All’incontro erano presenti la Vice Sindaca  Maria Cristina Marroni, gli assessori comunali Simone Mistichelli. Sara Falini e Luigi Ponziani.

Nel corso dell’incontro, stimolato anche dagli interventi dei presenti, sono venuti fuori diversi aspetti, a cominciare dalla necessità di una politica di marketing territoriale, di rimozione dei tempi burocratici per l’insediamento di nuove attività produttive, di creazione di leve fiscali per nuove attività (si è riparlato di zone fiscali franche) e ci si è aggiornati a nuovi incontri, che portino alla creazione di think tank operative, anche attraverso l’analisi e l’approfondimento di quanto emerso nel corso di questo primo incontro.

“La domanda che si siamo posti e che abbiamo posto è appunto: può il Comune avere un ruolo diretto in tema di politiche del lavoro e di contrasto alla disoccupazione? E se sì che cosa può e deve fare il Comune per assumerlo e svolgerlo? – prosegue Pilotti –  Si tratta quindi di attivare un percorso, e ciò non può che avvenire attraverso una serie di appuntamenti, il cui contenuto si delineerà volta per volta, costituendo una sorta di working progress.”