“Ricorderemo insieme la liberazione”. Inizia così la nota con cui gli Antifascisti e le Antifasciste di Teramo annunciano la manifestazione di due giorni in occasione della Festa della Liberazione. “Il 24 aprile ci ritroveremo in piazza Sant’Agostino dalle ore 18″, spiegano gli organizzatori, “Qui verrà esposta una mostra fotografica sulla resistenza teramana, leggeremo alcune lettere dei condannati a morte dal regime nazifascista, e apriremo un dibattito sulle forme di repressione attuali”.
Dalle 21 in poi la serata prosegue a suon di musica con i WIFI ON BOARD (jazz-punk acustico), OSVALDO BIANCHI (tributo a Rino Gaetano) e per finire il Dj set di LESS-ONE. Il 25 aprile appuntamento alle ore 10 al Largo Madonna delle Grazie presso il monumento al partigiano: corteo commemorativo e pranzo presso la Casa del Popolo di Teramo.
“Tutto questo”, spiegano gli Antifà, “non sarà fatto solo per onorare le vite e le gesta di chi ha resistito, di chi si è sacrificato per liberarci dal giogo fascista per costruire un futuro di libertà e di giustizia sociale. Sarà fatto, soprattutto, per ricordare l’importanza ed il valore di quelle imprese volte a fronteggiare il rigurgito neofascista, razzista e populista dei nostri tempi e per ricordare a tutte/i da quale parte della barricata stare. Nel 1945 avvenne la liberazione dai nazifascisti ma presto tanti propositi di molti combattenti vennero delusi. Non ricordiamo una data sul calendario, ma ciò che per noi è una resistenza tradita”.
“Tutto questo”, spiegano gli Antifà, “non sarà fatto solo per onorare le vite e le gesta di chi ha resistito, di chi si è sacrificato per liberarci dal giogo fascista per costruire un futuro di libertà e di giustizia sociale. Sarà fatto, soprattutto, per ricordare l’importanza ed il valore di quelle imprese volte a fronteggiare il rigurgito neofascista, razzista e populista dei nostri tempi e per ricordare a tutte/i da quale parte della barricata stare. Nel 1945 avvenne la liberazione dai nazifascisti ma presto tanti propositi di molti combattenti vennero delusi. Non ricordiamo una data sul calendario, ma ciò che per noi è una resistenza tradita”.
Gli organizzatori proseguono: “Con l’esempio dei partigiani di ieri, forti di questa memoria, ci troveremo in piazza per stare stare dalla parte dei migranti, degli ultimi, dalla parte di chi oggi lotta dal Rojava alle nostre città! La liberazione non potrà mai essere tale se nel mondo vedremo ancora sfruttati e sfruttatori. La resistenza Continua!”