Cari amministratori comunali, occorre un cambio di visione!
Domenica 26 maggio 22 comuni su 47 della provincia di Teramo andranno al voto per l’elezione del Sindaco e il rinnovo dei Consigli comunali: Ancarano, Arsita, Campli, Canzano, Castiglione Messer Raimondo, Cellino Attanasio, Cermignano, Colledara, Corropoli, Fano Adriano, Giulianova, Montefino, Morro d’Oro, Mosciano Sant’Angelo, Penna Sant’Andrea, Pineto, Rocca Santa Maria, Sant’Egidio alla Vibrata, Sant’Omero, Torano Nuovo, Torricella Sicura, Tossicia.
Dal più grande (Giulianova), al più piccolo (Fano Adriano), circa 95.000 cittadini con diritto al voto si recheranno alle urne per scegliere, democraticamente, i loro rappresentanti sul territorio comunale.
Una parte di territorio della provincia di Teramo, che nella sua interezza conta poco più di 308.000 abitanti, su un’estenzione di 1.954 kmq, con una densità abitativa di 157,7 abitanti per kmq, per lo più concentrati sulla costa e lungo le valli fluviali.
Una comunità, tutto sommato, piccola, se si tiene conto di realtà come Roma o Milano, dove la nostra provincia rappresenterebbe un piccolo quartiere.
Una comunità, purtroppo, spesso divisa da campanilismi, distorti sensi di appartenenza, ataviche ripicche territoriali, che ci hanno portato ad essere, probabilmente, l’ultima provincia di Abruzzo, regione che già non brilla tra le più evolute d’Italia.
Tutto questo, direte, con il voto del 26 maggio, cosa c’entra?
Un territorio è specchio dei suoi abitanti, e chi voterete, tra qualche settimana, potrà fare la differenza per i prossimi anni. Non farò dichiarazioni di voto, e non mi rivolgerò agli elettori, ma voglio fare un appello a chi verrà eletto, in maggioranza o in opposizione.
Aprite le menti, create visioni di quello che può essere il vostro territorio; girate, viaggiate, prendete spunto ed esempio da quello che si fa altrove; studiate. Se non c’è conoscenza non c’è consapevolezza dei bisogni e delle possibilità.
Sindaci futuri e attuali, Assessori eletti e di futura elezione, Consiglieri, uscite dal vostro ristretto orticello e pensate alla grande, anche superando i vostri confini amministrativi.
Il mondo, altrove, va avanti, e nei nostri territori, spesso, siamo tremendamente in ritardo.
Naturalmente non tutto, dalle nostre parti, è negativo: esempi virtuosi, e innovativi, si vedono anche in Abruzzo, in provincia di Teramo, in Comuni grandi e piccoli, ma occorre moltiplicarli, renderli virali, farli diventare prassi e non episodi isolati.
Siate il cambiamento che vorreste!!!
E voi, cittadini, pretendetelo questo cambiamento; non delegate su tutto, salvo poi lamentarvi che le cose non vanno come dovrebbero andare, o vorreste che andassero. Partecipate, condividete, proponete, pretendete!!!
Lo dobbiamo ai nostri territori, lo dobbiamo a noi stessi ma, sorpattutto, ai nostri figli.
Serene Feste a tutti. E andate a votare, consapevolmente.