MONTORIO AL VOMANO – I Consiglieri Comunali di “Montorio Avanti Insieme”, Andrea Guizzetti e Paolo Sacchini, tornano sul tema della ricostruzione in provincia di Teramo che stenta a partire e, in pratica, è completamente ferma al palo in tutti i comuni del cratere sismico, intervenendo con preoccupazione dopo un’attenta lettura dei dati ufficiali sui provvedimenti di ammissione a contributo dei due Uffici Speciali per la ricostruzione, quello di Teramo (USR) che si occupa della ricostruzione post sisma 2016 e quello di Fossa (USRC) che invece si occupa della ricostruzione post sisma 2009. Un territorio, quello del cratere sismico teramano, che è vasto e comprende la maggior parte dei comuni delle aree interne e di cui Montorio al Vomano è sicuramente uno dei più colpiti visto che conta ancora un numero importante di sfollati in autonoma sistemazione (CAS) o nelle strutture ricettive (alberghi) e di famiglie che vivono nei MAP e nei SAE, le strutture messe a disposizione dalla Protezione Civile e che sarebbero dovute essere delle sistemazioni provvisorie in attesa della ricostruzione.
“Dall’analisi dei dati dei due uffici speciali per la ricostruzione, ma soprattutto dall’assenza evidente di cantieri, parte il nostro grido d’allarme per una ricostruzione ferma al palo in provincia di Teramo – dichiarano i due Consiglieri di “Montorio Avanti Insieme” – ancora più preoccupante è la situazione per il nostro Comune, Montorio al Vomano, dove in pratica sono fermi anche quei cantieri che a seguito dell’approvazione dei piani di ricostruzione del 2009 potevano partire. Dei piani approvati dalla passata amministrazione targata “Si Può Fare” nell’agosto del 2017, su un totale di 52 milioni di euro di previsione di ricostruzione privata per 60 aggregati fra Montorio e frazioni, ne è partito uno solo di cantiere per un importo di 261 mila euro, praticamente lo 0,005% di tutta la previsione”.
I due Consiglieri sollevano nuovamente la questione ricostruzione post sisma 2009 e 2016, tema centrale per il gruppo di minoranza a Montorio, ma di cui l’Amministrazione montoriese guidata dal Sindaco Mario Ennio Facciolini, ormai a quasi un anno dal suo insediamento, non sembra interessarsi, se non passivamente e senza nessuna presa di posizione nei tavoli istituzionali e pubblicamente, tant’è che non si ricorda un suo intervento in merito, come se il tema non esistesse o non rientrasse nelle priorità della sua Amministrazione, evidentemente sempre più presa da litigi e beghe interne per preoccuparsi delle necessità della collettività.
“Stesso discorso se prendiamo in considerazione i dati per la ricostruzione post sisma 2016, anche qui praticamente parliamo del nulla” continuano Andrea Guizzetti e Paolo Sacchini. “A due anni e mezzo dal sisma sono stati ammessi a contributo nel nostro Comune, solo sei provvedimenti per abitazioni interessate da danni lievi, piccoli cantieri, zero per danni gravi ed uno per attività produttive. Dei centri storici di Montorio e delle sue frazioni interessati dai piani di ricostruzione, nessun cantiere del sisma 2016 è partito fino ad oggi, tenendo conto anche del fatto che sulla sovrapposizione del danno dei due sismi la normativa è complessa e nessuno ormai ne parla più, nessuno se ne sta occupando seriamente e concretamente, nonostante coinvolga la maggior parte dei comuni teramani soprattutto dell’entroterra. Stessa fotografia per la ricostruzione pubblica, basti pensare che il bando per il nuovo polo scolastico è bloccato da settembre 2017 in Provincia e tutto tace, anche l’amministrazione comunale e lo stesso Sindaco”.
Ad un anno dall’insediamento del governo nazionale giallo-verde nessun cambio di passo, anzi ora è tutto fermo, non solo per le opere pubbliche di cui si discute quotidianamente, ma anche per l’edilizia privata e per la ricostruzione. A pagarne le conseguenze è un territorio già disagiato, l’entroterra in modo particolare, considerato solo ed esclusivamente in tempo di elezioni e come mero serbatoio di voti.
“Il nostro intento è di spronare la ricostruzione in provincia di Teramo e in tutti i comuni del cratere sismico, Montorio in particolare, dove stenta a partire” concludono Andrea Guizzetti e Paolo Sacchini. “Chiediamo al Sindaco di Montorio, Mario Ennio Facciolini, più interesse ed attivismo in merito, di non accettare passivamente ogni decisione che viene dall’alto e soprattutto di riportare questo tema cruciale per il futuro del nostro paese al centro dell’attenzione. Bisogna che si attivi e si faccia promotore e protagonista, chiedendo con fermezza agli uffici preposti ed ai politici ai piani più alti un cambio di passo, e noi della minoranza siamo pronti a fare la nostra parte per il bene di Montorio. Un esempio per tutti, all’insediamento della passata Amministrazione, “Si Può Fare” aveva ereditato una situazione difficile, ma con caparbietà, nel primo anno di Amministrazione sulla ricostruzione, a guida Guizzetti come assessore di riferimento, furono avviati quasi 60 cantieri, grandi e piccoli, per un importo complessivo di circa 6 milioni di euro di lavori che diedero ossigeno all’economia montoriese e che hanno permesso ad alcune famiglie di rientrare nelle proprie case. E’ inoltre importante la sinergia fra tutti gli attori della ricostruzione, pubblici e privati, e che l’atteggiamento dell’Amministrazione, che punta ad incolpare sempre gli altri, come sta facendo oggi ponendosi contro i tecnici professionisti, non porta da nessuna parte, anzi inasprisce i rapporti causando una ricaduta negativa sulla ricostruzione stessa”.