Ha ragione il “maestro” Elso Simone Serpentini: siamo dinanzi ad un progetto che dovrà fare storia per essere “Il Museo del Calcio teramano” più che del Teramo Calcio, intanto perchè lo stesso presidente del Club Biancorosso Giuseppe Bracalenti, ai microfoni di Teleponte (come ascolterete in coda), lo immagina aperto alla città ed alle frazioni e poi perchè, oggi, nella sala Polifunzionale della Provincia, in occasione della presentazione dello studio preliminare dello spazio espositivo, non c’era traccia alcuna della società biancorossa: incredibile ma vero. Persa un’ulteriore occasione per tentare di riconciliare il riconciliabile! E dire che erano invece presenti il Sindaco della città Gianguido D’Alberto, il sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale, Umberto D’Annuntiis, l’ex Presidente biancorosso Giovanni Cerulli Irelli, l’imprenditore Sabatino Cantagalli e numerosi ex del Diavolo (tra questi citiamo i volti noti di Diego Di Feliciantonio, Giancarlo Pulitelli e Tonino Valbruni). Per adesso il “Museo” ha gettato le proprie basi fondanti nello studio e nella progettazione preliminare, che troveranno concretizzazione nella superficie di circa 350 mq. prospiciente l’attuale servizio-bar del “Gaetano Bonolis“, messa gratuitamente a disposizione del gestore, al quale va riconosciuta l’ampia e disinteressata apertura nel merito. Il primo grande sasso nello stagno è stato lanciato: adesso via alla seconda fase, che chiamerà a raccolta tutti. Istituzioni, tifosi ed amanti del calcio teramano.