TERAMO – A seguito della odierna seduta della Commissione di Controllo e Garanzia, il Gruppo consiliare PD nell’evidenziare come i temi trattati esulassero da quelli propri riservati ai compiti della Commissione presieduta dal Presidente Fracassa -considerazione del resto espressa da diversi componenti di maggioranza e opposizione della Commissione stessa-, esprime tutte le preoccupazioni già sollevate nelle precedenti discussioni politico-amministrative sia in sede di Commissione Consiliare congiunta Ambiente e Bilancio e sia nello scorso Consiglio Comunale del 28 marzo in tema di approvazione del PEF 2019 della Teramo Ambiente e di consuntivo 2018 della Società partecipata.
Dalla discussione e dalle risposte emerse per bocca del dott. Pelagatti e dell’Ing. Bozzelli, rispettivamente amministratore delegato e Presidente della TE.AM., ove finalmente è stato fatto il punto e sono venute fuori le cifre attuali degli organigrammi societari, con l’evidenziazione del netto sbilanciamento esistente, in termini proporzionali, tra personale amministrativo e forza lavoro addetta alla esecuzione dei servizi, sono state purtroppo confermate tutte le perplessità precedentemente avanzate circa l’operato della Governance societaria, soprattutto in merito alla inopportunità delle scelte tese alla esternalizzazione dei servizi, piuttosto che volte a privilegiare le risorse interne dell’azienda, anche al fine di salvaguardare i livelli occupazionali. Ciò tanto più in un periodo di crisi come quello attuale, in cui il comune di Teramo risulta essere non solo il socio pubblico rappresentante il 49% del capitale societario, ma soprattutto l’unico committente della Società. Dubbi confermati dalle risposte, che il PD giudica non esaurienti, anche in merito ai motivi che hanno portato ad accollare in toto al solo Comune (e dunque in definitiva ai cittadini) i costi delle transazioni effettuate da TE.AM. in materia di alcune controversie lavorative, piuttosto che essere inserite nei costi di gestione della Società e, quindi ripartite tra i soci in proporzione alle rispettive quote di partecipazione.
Altrettanta preoccupazione e disappunto hanno poi destato le parole del Presidente Pelagatti, volte a disconoscere e/o limitare in ambiti certamente non condivisibili e accettabili, il potere di controllo ed indirizzo del Comune sulla partecipata. Disappunto ancor maggiore visto l’intendimento espresso dal Presidente TE.AM. di procedere con le esternalizzazioni dei servizi, nonostante il diverso avviso del Comune ed a scapito, oltretutto, dei dipendenti della Società.
Considerazioni che spingono il gruppo consiliare del PD a ribadire con forza la inderogabile necessità di operare un cambio di passo nella gestione della TE.AM., che porti alla valorizzazione e salvaguardia delle risorse esistenti e ad un efficientamento del servizio, che vada dalla pulizia cittadina, all’incremento della percentuale di raccolta differenziata per raggiungere l’obiettivo del 70% entro il 31 dicembre 2020, passando per l’abbattimento dei costi del servizio.