MONTESILVANO – Il lavoro del Nap, il Nucleo anti prostituzione della Polizia municipale, prosegue ogni settimana anche se, evidentemente, la campagna contro la tratta delle donne avviata dal Comune continua a dare i propri risultati. Solo cinque clienti, in due uscite serali, infatti, sono incappati nei controlli degli uomini coordinati dal tenente Nino Carletti.
«Si tratta di persone provenienti tutte da fuori città», ha sottolineato l’ufficiale della Polizia municipale, «provengono da Città Sant’Angelo, Manoppello, Pineto, San Vincenzo Valle Roveto, Spoltore. Le sanzioni, complessivamente, sono state di 2.700 euro. Ovviamente sono state colpite anche le 5 prostitute che hanno ricevuto l’ordine di allontanamento».
Le multe per le persone che violano l’ordinanza del sindaco (n. 69 del 2018) sono di 450 euro mentre l’ordine di allontanamento per le prostitute è in applicazione dei recenti decreti Minniti e Salvini. Domani, inoltre, saranno montati i pannelli luminosi che avvisano della presenza dell’ordinanza nel territorio comunale.
«La nostra battaglia contro il triste e squallido mercato della prostituzione dimostra la propria efficacia », spiega il primo cittadino, «Oltre all’istituzione dello speciale Nucleo anti prostituzione della Polizia municipale, abbiamo attivato un numero di telefono dedicato, 085 4481650, che si può contattare per segnalare episodi di sfruttamento della prostituzione. E’ previsto, inoltre, il potenziamento del sistema di videosorveglianza con un incremento del numero di telecamere sul territorio, allo scopo di verificare da remoto il rispetto dell’ordinanza sul contrasto allo sfruttamento della prostituzione; l’installazione di tabelloni luminosi che indicano la vigenza dell’ordinanza, con indicazioni delle sanzioni pecuniarie e penali previste. Prosegue, inoltre, la stretta collaborazione del Comune con la comunità Papa Giovanni XXIII che da quattro anni è attiva sul territorio per convincere le donne costrette a stare in strada ad abbandonare la prostituzione. Finora ben 11 ragazze, con l’aiuto e il sostegno della comunità, hanno avuto il coraggio e la forza di fuggire dai loro carnefici».