TERAMO – Primi due concerti di “MusicAntica”, edizione 2019, la nuova iniziativa della Riccitelli dedicata interamente al repertorio di musica antica. La manifestazione, in collaborazione con l’Istituto Abruzzese di Storia Musicale e con il patrocinio della Diocesi di Teramo-Atri e curata dalla Dott.ssa Carla Ortolani, si apre giovedì 4 aprile alle ore 21 al Santuario della Madonna delle Grazie con AQUILA ALTERA Ensemble. “LAUDAR VOLLIO PER AMORE Francesco raccontato con le parole e la musica del suo tempo”, un “viaggio” sonoro attorno alla figura di S. Francesco che non ripercorre cronologicamente la sua vita, ma rievocare attraverso le sue parole e quelli dei biografi a lui contemporanei, o di poco successivi, l’atmosfera di quegli anni, questo il filo conduttore dell’evento di apertura. Maria Antonietta Cignitti canto, arpa, percussioni, Daniele Bernardini flauti dritti, flauto e tamburo, Beatrice Dionisi arpa, Gabriele Pro viella, Antonio Pro liuto, voce, Luca Serani voce recitante saranno i protagonisti della serata. In apertura, la prima lettura dal Testamento che Francesco, fra agosto e settembre del 1226, pochi mesi prima della morte, lascia ai suoi frati, un documento chiave di tutta l’esperienza di Francesco. Non potevano mancare le laude, che aprono e chiudono il concerto, tratte dal Laudario di Cortona, codice medievale della metà del 1200. Momento saliente e fortemente evocativo dello spettacolo è rappresentato dalla lauda di Jacopone da Todi “O Francesco da Deo amato” in cui Jacopone descrive Francesco come il nuovo Cristo venuto a sconfiggere il demonio. In chiusura, il “Cantico delle creature”, canto gioioso di lode e di ringraziamento, prima grande lode a Dio scritta dal Santo nella novella lingua italiana, un testo eccezionale composto tra il 1224 e il 1225, celebrato come l’espressione più completa e lirica dell’animo e della spiritualità di Francesco.
Venerdì 5 aprile, nella Basilica Cattedrale sempre alle ore 21, Micrologus Ensemble con Goffredo Degli Esposti doppio flauto, zufolo e tamburo, traverso, cornamusa, Gabriele Russo viella, ribeca, piffero, buccina, Enea Sorini canto, salterio, percussioni. “Mariam Matrem Virginem. Musiche mariane al tempo dei pellegrinaggi medievali” è il filo conduttore del secondo concerto, descrittivo del pellegrinaggio medievale, grande fenomeno di massa che coinvolse folle di pellegrini alla ricerca del perdono. La via Francigena, il cammino di San Giacomo (di Compostela), le stesse crociate, prevedevano lunghi tempi di preparazione: un viatico dal quale non era certo il ritorno. Così il viaggio interiore diventò viaggio nel mondo, esperienza forse unica per l’uomo medievale, che comportò l’inevitabile scoperta di altri mondi e altri modi di vita. Il canto, la musica, la danza accompagnarono questa esperienza nei vari aspetti : di penitenza, di preghiera, di narrazione degli incredibili miracoli accaduti ai pellegrini e di quei miracoli della Vergine che li spinsero al viaggio (le Cantigas de Santa Maria); e infine l’esultanza per il viaggio compiuto, per aver raggiunto la meta agognata, una tale irrefrenabile gioia, dopo tante lacrime e sofferenze, perlomeno nei pellegrini veri, da trasformarsi in danza collettiva come nei canti del Libre Vermell del monastero di Montserrat, preziosa testimonianza di ciò che direttamente cantavano i pellegrini nel Medioevo. La Chiesa catalana indicò direttamente i canti che potevano essere permessi. Sono solo dieci quelli conservati nel manoscritto, una parte andata perduta per un incendio, tutti significativi e fortemente evocativi per la loro bellezza e, nello stesso tempo, immediata comunicazione dell’emozione del pellegrino medievale: gioia che trascina alla danza collettiva dopo la sofferenza del viaggio per purificarsi dai peccati. Programmi complessi, di grande bellezza ed emotivamente coinvolgenti, strumenti del tempo, canti e letture, un mix sapiente di antico ma dai contenuti perfettamente aderenti ai tempi per due appuntamenti da non perdere.
Tutti gli eventi sono a ingresso libero