Venerdì 29 marzo alle ore 18.30 presso il Chiostro degli Zoccolanti a Montorio al Vomano, l’attore Leone Magno, voce narrante dei tre incontri letterari, declamerà i versi dell’Infinito di Leopardi accompagnato dalle suggestioni musicali di Elisa ES Coclite per introdurci nella Rassegna di poesia “Infiniti versi”. Nel primo appuntamento incontreremo il poeta Dante Marianacci e la sua antologia “I Pastori di D’Annunzio”, e tre dei 60 poeti che hanno dato vita alla raccolta di poesie “La Grande Madre. Sessanta poeti contemporanei sulla madre” editi da Di Felice Edizioni. Converseranno con gli autori la giornalista Maria Rita Piersanti e l’editrice Valeria Di Felice.Conosciamo insieme gli autori e le opere che presenteremo in occasione di questo primo appuntamento.Dante Marianacci è nato ad Ari (Chieti). Attualmente vive a Pescara dopo aver ricoperto l’incarico di dirigente culturale del Ministero degli Affari Esteri in diversi Paesi del mondo. Poeta, narratore e saggista, ha pubblicato una trentina di volumi, tra poesie, romanzi, antologie europee di poesia, narrativa e teatro, oltre a testi di saggistica, editi in varie lingue, in Italia e all’estero. È presidente del Centro Nazionale di Studi Dannunziani e vice presidente della Fondazione Edoardo Tiboni per la Cultura. Ha fondato e dirige la rivista di cultura internazionale Italia & Italy(Di Felice). Nella straordinariamente ricca produzione poetica dannunziana, della quale la raccolta “Alcyone” rappresenta sicuramente il punto più alto, il componimento “I pastori”, insieme a “La pioggia nel pineto”, è quello più noto, sia in Italia che all’estero, ed è forse anche la poesia più abruzzese del Vate. Per questa ragione, in occasione della ricorrenza dell’ottantesimo anniversario dalla morte del Poeta, il Centro Nazionale di Studi Dannunziani e la Fondazione Tiboni, con il sostegno del Comune di Pescara, hanno deciso di dare vita, nell’ambito del 45° convegno dannunziano, ad una piccola antologia che raccoglie il componimento dannunziano in venti lingue. L’edizione è impreziosita dalle immagini di Gigino Falconi, tra gli artisti abruzzesi viventi uno dei più apprezzati e conosciuti in Italia e all’estero ed anche uno degli interpreti più sensibili ed originali, tra la realtà e il sogno, tra la carnalità dell’immagine e la sua proiezione metafisica, delle poesie di Alcyone. Oltre all’immagine di copertina, del 1978, se ne ripropongono numerose altre che fecero parte di una bella mostra realizzata per il cinquantenario dalla morte del Vate, accompagnata da scritti, tra gli altri, di Carlo Bo e Mario Luzi. L’antologia contiene la celebre lirica dannunziana tradotta in arabo, ceco, cinese, coreano, croato, finnico, francese, inglese, maltese, polacco, portoghese, romeno, russo, scozzese, slovacco, spagnolo, svedese, tedesco e ungherese.Una raccolta che emoziona e inorgoglisce, perché travalica gli orizzonti e apre i confini del mondo al più grande poeta della nostra terra d’Abruzzo, alle sue opere e al suo genio letterario. Sarà lo stesso Marianacci a decantarne i versi in lingua italiana mentre un connubio delicatissimo di musica e parole esalterà la versione in inglese nella preziosa interpretazione di chitarra e voce della bravissima Elisa Coclite.“La grande madre” è un’antologia di 60 liriche di altrettanti poeti contemporanei, ciascuna delle quali è accompagnata da un’opera pittorica di artisti non contemporanei. Edito da Di Felice Edizioni per la collana Il gabbiere, è curato con finezza e gusto da Valeria Di Felice, che scrive: “La Grande Madre disincarnata, liberata dei suoi connotati fisici abusati nella sua funzione strumentale alla riproduzione, diventa una sorta di vestale che custodisce con cura il dono del fuoco della creazione, lo Spirito Guida che riconnette l’Uomo – figlio del suo stesso Mistero – alla miracolosità della Vita, vale a dire l’esistenza resa sacra dal viaggio poetico – nella sua reale dimensione di attraversamento emotivo e coscienziale –, da un ritorno all’Origine e da uno slancio all’Oltre. Il “sentimento intuitivo” che deriva da questa coralità di voci poetiche – nella loro trasversalità, eterogeneità e profondità di veduta – è esso stesso nucleo generativo che espande nell’universo della vita la sua onda creativa e nutrice. La poesia – efficace modus operandi di ogni forma del divenire – è il rituale di questo atto rigenerativo. Se la Grande Madre incarna il cuore di un centro di relazione, di una semantica esistenziale che si approssima a una esperienza dell’Origine, la Parola poetica si addentra nella sua originarietà e ne sonda le camere oscure, ne rievoca le immagini trattenute nella memoria, fa rivivere la dimensione creaturale della maternità.”L’incontro, moderato da Maria Rita Piersanti con interventi dell’editrice Valeria Di Felice, vedrà la partecipazione di Anacleta Camaioni, Tito Rubini, Dante Marianacci, tre degli autori presenti nella raccolta diversi per stile e identità, ma accomunati dall’amore verso la grande Madre della bellezza cioè la poesia, che daranno voce alle proprie liriche. Momenti musicali di Elisa Coclite anticiperanno le letture di alcune poesie della raccolta curate dagli alunni dell’I.C. Montorio-Crognaleto.Le pillole social del Tinello a cura del Fondatore della pagina Facebook Il Tinello Letterario Edoardo Guidara, della cofondatrice Roberta Maraessa e Margherita Verzilli, la nostra Tinella autrice di racconti deliziosi, offriranno spunti di riflessione e nuove chiavi di lettura delle preziose opere presentate.Anticipata dalle suggestioni musicali di Elisa Coclite, la seconda parte della serata sarà dedicata ad alcuni autori montoriesi che hanno contribuito a formare il timbro culturale di un paese dal grande fermento artistico. Avremo l’onore di ospitare Manlio Patriarca, artista eclettico amante della sua montoriesità e profondo conoscitore della vita e delle tradizioni linguistiche e folkloristiche del suo paese, che ricordiamo essere stato ideatore e realizzatore del “Dizionario del montoriese, lessico e morfologia”. Il suo genio artistico lo ha portato ad esprimersi in tutte le discipline dell’arte: nella musica, nella poesia, nella letteratura, nel teatro, nella pittura. Una partecipazione che ci fa onore e che darà voce al suo talento poetico attraverso la presentazione di alcune poesie in vernacolo tratte dalla raccolta “LLu bbèlle Mendurije nustre”, che descrivono carattere, sentimenti e costume del popolo montoriese, fotografati dall’autore prima di essere cancellati dal progresso. Le letture delle poesie e l’intervista a Manlio Patriarca saranno affidate all’attore Leone Magno, suo coetaneo e amico d’infanzia. Lo scrittore Fiorenzo Catalini, autore del bel romanzo autobiografico “Sono nato di venerdì” la cui prefazione è stata curata dal professor Alessandro Di Domenicantonio, regalerà al pubblico la lettura di due sue poesie inedite. Una passione, quella per la poesia, che lo ha visto vincitore di svariati premi nell’ambito di concorsi letterari. Sarà affidata a Fiorenzo Catalini la lettura del componimento poetico inedito che il professor Alessandro Di Domenicantonio, autore di importanti saggi storici, ha voluto gentilmente offrire al pubblico della rassegna. Infiniti sono i modi per declinare la poesia, come infiniti sono i motivi di ispirazione dei componimenti poetici, persino un gioco di carte può trasformarsi in musa ispiratrice. Ed è infatti lo “Stù”, antico e caratteristico gioco di carte montoriese che appassiona e diverte la cittadinanza da tempo immemore, la fonte di ispirazione e motivo centrale dei versi offerti da Carlo Catalini, appassionato autore di componimenti in vernacolo montoriese, a cui Leone Magno presterà la voce. La chiusura del primo incontro di “Infiniti versi” sarà affidata all’esibizione musicale e alla voce sublime di Elisa Coclite.Per l’occasione sarà a disposizione il secondo numero della rivista letteraria “Passaporto Nansen”, dedicato al tema dell’Infinito e il cui punto di distribuzione, per chi non potrà partecipare all’evento, ricordo essere presso la Biblioteca del Ricordo.Gli autori delle silloge presentate nel corso della rassegna, si intratterranno con il pubblico intervenuto per il firmacopie.Vi aspettiamo venerdì 29 marzo, fra musica e poesia.L’evento è patrocinato dal Comune di Montorio al Vomano.
Luciana Del Grande