TERAMO – Il Consiglio Camerale della Camera di Commercio nel pomeriggio ha deliberato a maggioranza qualificata di richiedere la sospensione dell’iter di fusione con l’ente camerale di L’Aquila. La decisione a seguito dell’ordinanza del TAR del Lazio del 15 marzo scorso, con la quale lo stesso si è pronunciato sul ricorso proposto dalla C.C.I.A.A. di Pavia contro il Ministero dello Sviluppo Economico, nei confronti della C.C.I.A.A. di Mantova, della C.C.I.A.A. di Cremona, di Unioncamere nazionale e di Unioncamere della Lombardia.

In attesa del pronunciamento della Corte Costituzionale  – si legge nella delibera –  risulta necessario chiedere ai soggetti competenti di sospendere il processo di accorpamento tra le Camere di Commercio di Teramo e di L’Aquila; di inviare il presente provvedimento al Ministero dello Sviluppo Economico ed alla Regione Abruzzo per i provvedimenti di competenza; di inviare, altresì, il presente provvedimento al Commissario ad Acta della costituenda Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia ed alla Camera di Commercio di L’Aquila.