Si intitola “L’anno che Bartolo decise di morire” il secondo romanzo della scrittrice abruzzese Valentina Di Cesare in libreria dal 21 marzo 2019. Il lavoro, edito da arkadia, nella collana di narrativa Senza rotta, riflette sull’individualismo del nostro tempo. Racconta il confine tra l’amicizia, l’isolamento e la solitudine. Il protagonista, Bartolo, è un uomo empatico e partecipe della vita dei suoi amici. Soffre di una depressione latente che a poco a poco degenera nel caos delle emozioni e che non riesce a condividere. Attende che qualcuno si accorga della sua sofferenza e se ne interessi, le sue attese però saranno vane. Gli amici di sempre, una carrellata di personaggi ineffabili e talvolta superficiali, quando non disperati, presi dai propri problemi, dalle loro vite, sembrano non vederlo. Anche Lucio, l’unico amico che si rende conto, anche se in ritardo, dell’ansia e del disagio di Bartolo, alla fine prenderà una decisione estrema e incomprensibile riguardo alla sua vita. Quando questo accadrà, Bartolo sarà pieno di dubbi e sensi di colpa. Valentina Di Cesare firma un romanzo avvincente e emozionante sulla precarietà delle relazioni, sulla fine delle illusioni e sull’incapacità di vedere gli altri, di ascoltare chi grida di dolore.
Valentina Di Cesare è insegnante di Lettere e scrittrice. Nata a Sulmona e cresciuta a Castel di Ieri, in provincia dell’Aquila, ha esordito nel 2014 con il romanzo ‘Marta la sarta’, (Edizioni Tabula Fati) tradotto lo scorso anno in lingua romena con il titolo di ‘Marta Croitoreasa’ e reso anche spettacolo teatrale grazie a un adattamento della regista Eva Martelli. Nel 2018 è uscito per la casa editrice palermitana Urban Apnea un suo racconto lungo intitolato ‘Le strane combinazioni che fa il tempo’.