Dalle prime indiscrezioni la provincia di Teramo non avrebbe assessori tra gli eletti nella Lega, se non il coordinatore provinciale Piero Fioretti. Stasera a Roma il vertice con il leader nazionale Matteo Salvini, il coordinatore regionale On. Giuseppe Bellachioma ed il deputato Luigi D’Eramo. Saranno decisi i nominativi e le deleghe della giunta abruzzese. Alle ore 16:00 di domani, mercoledì 6 marzo, è prevista una conferenza stampa del Governatore Marco Marsilio nel corso della quale saranno formalizzati nomi e deleghe. Intanto il Carroccio l’ha spuntata per il numero di Assessorati (quattro) inclusa la Vicepresidenza che potrebbe essere attribuita all’aquilano Emiliano Imprudente. Si parla poi di Nicoletta Verì per Pescara e di Nicola Campitelli per Chieti. E a Teramo? Abbiamo contattato lo stesso Fioretti che ha rilasciato alcune dichiarazioni non glissando troppo sull’argomento e ammettendo che le avanzate ipotesi possano essere più che plausibili. “Nella Lega vince la squadra -ha dichiarato- abbiamo a disposizione 4 posti da assessore che è un risultato grande, di più non si poteva fare. La logica della Lega è quella di gruppo, di un progetto che vada oltre e che guardi in prospettiva. Teramo del resto non avrà solo un ruolo e non esistono solo gli assessorati. Per la logica della della Lega un capogruppo vale quanto un assessore… Con un pizzico di umiltà in più ci si può mettere a disposizione perchè c’è spazio c’è per tutti“. Poi ha ammesso che la giunta ridotta a sei assessori è alla base delle scelte molto restrittive. “Fossero stati 8 i posti a disposizione, le scelte sarebbero state ovviamente diverse”. Alla domanda se sarà o meno lui l’assessore tecnico e se teme contraccolpi mediatici per tale situazione, dichiara: “Piero Fioretti è a disposizione di quello che deciderà il partito. Chi segue le vecchie logiche può criticare quanto vuole. Il risultato su Teramo c’è stato ed è evidente, e non viene sottovalutato, anzi. Non c’entra il fatto che arrivi o meno un assessorato. Il discorso è diverso: l’eletto deve lavorare per la squadra e mettersi al servizio del territorio”.